AGI - “Gareggerei tutti i giorni in qualsiasi manifestazione ma devo fare una selezione per evitare Nazioni dove ci sono troppi casi di coronavirus. Adesso è arrivato il momento di pensare al record italiano: è il mio obiettivo di questo 2020”. Così in un’intervista con l’AGI, Luminosa Bogliolo, ligure di Alassio, con la passione per gli animali (è studentessa di veterinaria), una giovane stella dell’atletica leggera italiana al femminile.
“Nello sport sono una precisina, cosa che nella vita normale non sono”, confessa. Il suo nome, Luminosa, decisamente inusuale, rispecchia il suo momento magico iniziato lo scorso anno con l’oro ai Giochi del Mediterraneo a Napoli e l’ingresso nella semifinale dei Mondiali in Qatar.
La sua terra di conquista è un rettilineo lungo 100 metri con in mezzo dieci ostacoli da superare. A soli 25 anni è il momento di trasformare i grandi sogni in realtà. Domenica scorsa il primo. In una delle ‘mecche’ dell’atletica in Scandinavia, il monumentale Olympiastadion di Stoccolma (quello dei Giochi del 1912), Luminosa ha vinto i 100 ostacoli diventando la prima azzurra di sempre ad aver vinto una tappa della Diamond League. Nel 2009, Antonietta Di Martino vinse l’alto al Golden Gala di Roma ma quella gara non era inserita nel jackpot dell’allora Golden League.
“Premetto che non ho fatto una bella gara a causa di una partenza incerta. Mi aspettavo un ‘al tempo’ dallo starter perché aveva aspettato la fine di un salto di un atleta dell’asta. Questo episodio mi ha deconcentrato e solo dopo il primo ostacolo ho trovato la mia fluidità", spiega Bogliolo che in questo fine settimana sarà impegnata a Padova a caccia del terzo titolo italiano assoluto consecutivo.
"Mi piacerebbe gareggiare tutti i giorni ma fisicamente e logisticamente non è possibile - aggiunge -. Cerco gare in Nazioni dove non ci sono troppi contagi di coronavirus o con scali lunghi e complicati. Viaggiare in questo periodo non è semplice tra mascherine a bordo degli aerei, moduli da compilare e lunghe code negli aeroporti”. Nel mirino della forte ostacolista allenata dall’ex velocista azzurro Ezio Madonia e Antonio Dotti c’è un tempo cronometrico, 12”76, che tradotto nella lingua dell’atletica equivale al record italiano di Veronica Borsi realizzato ormai sette anni fa (Orvieto, 2 giugno 2013).
“Veronica mi ha lasciato un bel testimone. Sono andata diverse volte vicina al record, quest’anno a tre centesimi e lo scorso a due (12”78 è il personale). Il record è l’obiettivo di questo 2020 – confessa Luminosa, portacolori delle Fiamme Oro –. Avrò ancora quattro gare a disposizione: gli Italiani di Padova, poi a settembre Rovereto, Bellinzona e Roma. Se dovessi scegliere una sede ideale per il record direi proprio il Golden Gala all’Olimpico ma dipenderà sempre dalle avversarie. Sono un’atleta che preferisce la competizione spalla-a-spalla, avere un punto di riferimento da andare a prendere. In questo momento - spiega ancora la campionessa azzurra all'AGI - la mia avversaria è l’olandese Nadine Visser”. L’oranje è capolista mondiale con 12”68”, Bogliolo con 12”79 è quinta.
Durante il lockdown l’ostacolista azzurra si è allenata su una lingua di cemento e persino all’interno di un capannone adibito a serra. “La notizia del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo era nell’aria, mi ero già quasi messa il cuore in pace ma quando è arrivata l’ufficialità ero un po’ destabilizzata – racconta Luminosa –. Restare a casa non ha aiutato il mio umore come immagino quello di molte persone ma la situazione è più grande rispetto allo sport: quest’anno è servito per migliorarmi sugli ostacoli. L’inverno sarà tutto da programmare. Sarei dovuta andare ad allenarmi in Sudafrica per preparare la stagione delle gare indoor ma non andrò. Preparerò le Olimpiadi, sempre se non saranno cancellate, cercando il caldo qui in Italia”.