L ’uomo dei record ha colpito ancora. E a modo suo, da super-uomo, sorprendendo tutti, a cominciare dal grande rivale. Il dio dello sci nordico di Francia, Martin Fourcade, aveva ceduto appena ceduto nella tappa di Coppa del mondo nello sprint di Hochfilzen, inchinandosi peraltro al grande rivale, il norvegese Johannes Thingnes Bø, già protagonista della doppietta di Pokljuka. Il secondo posto per il fenomeno del biathlon non era abbastanza, infatti il giorno dopo si è riscattato con una gara perfetta al poligono nella prova di inseguimento nella stessa località austriaca.
Mentre Bo ha dissipato il vantaggio in testa mancando tre bersagli, il francese ha chiuso con un clamoroso zero nella casella degli errori al tiro. Sorridendo sul podio con quella faccia di chi è abituato alle conquiste lui che, con 7 medaglie olimpiche (5 ori e 2 argenti fra Vancouver 2010, Sochi 2014 e Pyeongchang 2018) è il francese più titolato di sempre alle Olimpiadi, lui che coi tre ori in Corea ha eguagliato il record del mitico Jean-Claude Killy.
Prima, però dei premi, prima di aver siglato l’ennesimo record stoppando davanti alla tv addirittura un milione di connazionali per seguire la sua vittoria di Coppa numero 76, il Fourcade il fenomeno ha messo l’ennesima firma da grandissimo comunicatore. Nel segno del sottotitolo sul suo profilo Twitter “amante di sport, padre orgoglioso”, con tanto di foto da bel tenebroso. Appena ha finito la sua ennesima gara perfetta, ha guardato in tribuna indicando qualcuno sugli spalti. Era sicuramente una dedica speciale.
Martin doveva dire qualcosina alla figlia,figlia, come ha poi “cinguettato” amabile… Ieri: - Manon “Papà perché non hai vinto?- Io “…”. Oggi: Io “Vai a sistemare la camera”. Con tanto di emoji con la faccina che ride. Manon è la maggiore delle due figlie, ha appena tre anni, Ines, ne ha solo un anno e mezzo. Chissà se il trentenne Fourcade vorrà allungare un po’ la carriera per mostrare alle figlie quant’è stato grande. Chissà quali e quanti successi ha ancora in mente per il suo biathlon.