è polemica sull'accordo di sponsorizzazione del governo del Ruanda con l'Arsenal per promuovere il turismo nel Paese africano: il contratto, firmato il 23 maggio, prevede che sulla maglia dei Gunners venga esposta la scritta "Visit Ruanda" (visita il Ruanda, ndr) per i prossimi tre anni in cambio di 34,5 milioni di euro, secondo quanto riferito dal Mail on Sunday.
I conservatori britannici hanno accusato il presidente ruandese, Paul Kagame, tifosissimo dell'Arsenal e alla guida di uno dei Paesi più poveri dell'Africa, di sperperare fondi pubblici a cui contribuiscono anche gli aiuti allo sviluppo di Londra. Il ministro britannico per l'Africa, Harriett Baldwin, ha assicurato a 'Jeune Afrique' che "nessun aiuto allo sviluppo britannico è stato utilizzato".
"Siamo fieri di essere un importante partner allo sviluppo del Ruanda. Da anni finanziamo programmi specifici e in tutta trasparenza sappiamo come questi fondi vengono spesi", assicura il ministro incaricato dell'Africa. La stessa Agenzia britannica per lo sviluppo internazionale (Dfid) precisa di non versare finanziamenti a "Visit Ruanda" e al "Ruanda development Board", le due agenzie pubbliche che hanno firmato l'accordo di promozione turistica con l'Arsenal.
"Il Ruanda rimanda indietro i nostri soldi finanziando un club privato"
È di un altro parere il deputato conservatore Andrew Bridgen che ha denunciato l'accordo, da considerare un "autogol per il nostro aiuto allo sviluppo", destinato a "sconvolgere i contribuenti britannici quando sapranno che un Paese che percepisce ingenti finanziamenti dal Regno Unito rimanda indietro milioni, destinandoli a un club di calcio di Londra già esageratamente ricco".
Anche nei Paesi Bassi, un gruppo di parlamentari ha chiesto al ministro per lo Sviluppo, Sigrid Kaag, di aprire un'inchiesta sulla natura dell'accordo firmato tra Kigali e la blasonata squadra di calcio. Da Kigali è già arrivata la risposta: "Cari parlamentari dei Paesi Bassi, non sono affari vostri" ha twittato il ministro degli Esteri ruandese, Olivier Nduhungirehe. Una nota del 'Rwanda Development Board', agenzia di promozione degli investimenti nel paese, precisa che la campagna in questione è finanziata con gli introiti generati dal turismo, circa 404 milioni di dollari l'anno.
Perché il Ruanda dà soldi all'Arsenal, tifo a parte
Investendo il 3% della somma in pubblicità su una maglia vista milioni di volte al giorno, Kigali spera di raddoppiare l'indotto del turismo, per raggiungere quota 800 milioni entro il 2024, ammortizzando ampiamente l'investimento con l'Arsenal. Il club di calcio londinese ha invece riferito di aver fatto "tutte le verifiche del caso" e si complimenta per la "partnership con uno dei paesi d'Africa che registra tra le più forti crescite del continente, anche grazie al turismo".
Esiliato e sotto protezione di Scotland Yard, l'oppositore ruandese Renè Mugenzi grida allo scandalo, affermando che suo paese non può permettersi questa spesa, mentre dal 2015 la regione più turistica dell'est è alle prese con una grave carestia. "In Ruanda nessuno può raccontare questa versione dei fatti e nessun indagherà. Questo contratto servirà solo a promuovere la figura di Kagame, che certamente non pensa ai ruandesi. L'Arsenal avrebbe potuto sostenere il paese con un messaggio gratuito, come fa già il Barcellona con l'Unicef" ha commentato Mugenzi.
Le altre squadre finanziate da nazioni
Dopo la vicenda dell'attivista ruandese, minacciato di morte nel 2011 e il sostegno del Ruanda alla ribellione M23 nel confinante Congo, Londra ha sospeso l'aiuto allo sviluppo diretto a favore di Kigali, ancora oggi interrotto. Prima del Ruanda, altri Paesi hanno scelto di promuovere il settore del turismo facendo pubblicità su maglie di calcio. Dal 2013 l'Azerbaigian sponsorizza l'Atletico Madrid e nel 2016-2017 l'ufficio del turismo del Ciad ha diffuso brevi messaggi sulle maglie del Metz, squadra francese di serie B.