AGI - Un dolore immenso per la morte di Jason Dupasquier, il pilota svizzero deceduto ad appena 19 anni per le ferite riportate nell'incidente nelle prove nella Moto 3 di sabato sul circuito del Mugello. Solo poche ore dopo, in un clima cupo e commosso, sulla stessa pista è andato in scena il Gran Premio d'Italia della Moto Gp vinto dal francese Fabio Quartararo su Yamaha davanti alla Ktm del portoghese Miguel Oliveira e alla Suzuki dello spagnolo Joan Mir. Quarto Johann Zarco su Ducati, decimo posto Valentino Rossi su Yamaha Petronas. Rabbia per la Ducati di Francesco Bagnaia, uscita di scena per una caduta alla stessa Arrabbiata 2 fatale a Dupasquier, mentre era in testa. "Non ero concentrato e non aveva senso correre", ha poi spiegato. Fuori per una caduta anche Marc Marquez su Honda.
Il ricordo di Quartararo
Quartararo ha alzato le braccia al cielo sul traguardo e poi si è fermato alla curva Poggio Secco per un commosso ricordo di Jason, prima di portare la bandiera svizzera sul podio. "Ogni volta che passavo dalla curva dell'incidente pensavo a Jason e questa vittoria è per lui", ha commentato.
La commemorazione in pista
Resta il grande dolore di tutto il movimento per la scomparsa di Dupasquier, commemorato in pista prima della Moto Gp con un minuto di silenzio. Sulla griglia di partenza, tutti i piloti si sono schierati in silenzio con uno striscione con la sua foto e la scritta 'Sempre nei nostri cuori'.
Sulle orme del papà
Dupasquier era approdato alla moto seguendo le orme del padre, Philippe, pilota di motocross. Aveva cominciato anche lui sullo sterrato per passare quasi subito alle corse su strada all'Adac junior cup, gara tedesca vinta nel 2016. Nel 2017 aveva vinto la North European Cup nella classe Moto3. Nello stesso anno aveva inizia a correre nella categoria Moto3 del campionato spagnolo di velocità. Il passaggio in Moto era avvenuto l'anno scorso, con il team CarXpert PrüstelGP, su una Ktm Rc 250 Gp.