AGI - La storia è sempre la stessa: Max Verstappen vince anche il Gran Premio di Las Vegas centrando il 18 successo stagionale in Formula 1. Un trionfo, quello dell'olandese della Red Bull, che arriva dopo aver scontato anche una penalità di cinque secondi per una manovra azzardata al via ai danni di Charles Leclerc.
Il monegasco della Ferrari taglia invece il traguardo in seconda posizione grazie ad un super sorpasso ai danni di Sergio Perez nell'ultimo giro. Sesta l'altra Rossa di Carlos Sainz, partita dalla 12 casella in griglia e finita anche in testacoda in partenza, con lo spagnolo costretto alla rimonta sin da subito.
Al via Verstappen attacca subito Leclerc e lo accompagna all'esterno della pista soffiandogli il primo posto, ma la manovra dell'olandese non è corretta e gli costa 5 secondi di penalità. Nel frattempo in mezzo al gruppo Sainz va in testacoda e scivola in fondo al gruppo, con Perez che rientra anche ai box per cambiare l'ala danneggiata per un contatto.
Nel corso del quarto giro Norris va a muro con la McLaren e forza l'entrata della Safety Car. Con il passare dei giri le gomme di Verstappen entrano in crisi e Leclerc ne approfitta per superarlo ancor prima che si fermi per la sosta (con penalità da scontare), con il pilota della Red Bull che rientra in nona posizione alle spalle di Russell.
I due ingaggiano un duello una volta entrati nel 25 giro, Verstappen azzarda un'altra manovra al limite e tocca la Mercedes del britannico, che perde pezzi e chiama in causa un'altra Safety Car. Perez si gioca il jolly della sosta, mette gomme fresche e al 32 giro supera Leclerc prendendosi la testa della corsa, che il monegasco pero' si riprende di forza qualche chilometro più tardi.
Nel frattempo il cannibale Verstappen si avvicina ai due e se li divora in pochi giri salendo al primo posto, mentre Leclerc nel finale viene rimesso sotto attacco da Perez e indotto all'errore a otto giri dalla fine. Il monegasco però ha una reazione d'orgoglio e nelle ultime curve piazza un sorpasso da paura riprendendosi la seconda piazza