AGI - "Ho visto la morte troppo da vicino. Non posso più essere lo stesso uomo". Il pilota della Haas, Romain Grosjean, coinvolto in uno spaventoso incidente nello scorso weekend durante il Gran Premio di Formula 1 in Bahrain, ha lasciato oggi l'ospedale in cui era stato ricoverato e rilasciando una breve intervista all'agenzia Afp dove racconta la dinamica dell'incidente.
Dopo il terribile impatto "mi sono slacciato subito la cintura di sicurezza e ho cercato di uscire dall'auto, ma mi sono accorto che il mio casco colpiva qualcosa", ha detto Grosjean, con voce tremante. "Mi sono seduto di nuovo, pensavo di essere rimasto bloccato" nell'abitacolo "e che avrei quindi aspettato i soccorsi. Ma alla mia sinistra stava diventando tutto arancione e mi sono accorto delle fiamme. Ho capito che non c'era più tempo per aspettare".
Grosjean ha quindi raccontato dei primi tentativi vani di abbandonare la vettura. "Ho pensato che non poteva finire così. Ho cercato di uscire di nuovo, ma non ci sono riuscito, così mi sono seduto e ho visto la morte, non vicina ma vicinissima. è qualcosa che non auguro a nessuno".
Quel che ha cambiato tutto, secondo il pilota franco-svizzero è stato il pensiero della moglie e dei tre figli. Così, mentre le fiamme continuavano ad avvolgere il suo veicolo, ha trovato il modo di uscire. "È lì che ho trovato le risorse per estrarre il piede che era rimasto bloccato, voltare il viso e alzare le mani per issarmi fuori. Sapevo che avrebbero toccato il fuoco e si sarebbero bruciate ma mi sono detto che tutto sarebbe andato bene".
Grosjean ha confessato di aver ora intensificato le chiacchierate con la psicologa dello sport, che già lo seguiva, per risolvere e prevenire i problemi che potrebbero derivare da un incontro così ravvicinato con la morte. "Per ora, non sto avendo incubi, cattivi pensieri, flashback o momenti di paura, ma questo non significa che non verranno e per questo continueremo a discuterne", ha detto.
Il pilota spera ora di tornare a correre nell'ultimo GP della stagione 2020, ad Abu Dhabi, il mese prossimo. Una gara che potrebbe essere anche la sua ultima in Formula 1 visto che la Haas ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la prossima stagione con il figlio di Michael Schumacher, Mick.
"I miei dubbi non riguardano la paura che quest'incidente possa accadere un'altra volta, ma piuttosto il fatto di non voler mai più far sì che i miei cari subiscano tutto questo", ha detto. "Una settimana fa, prendersi un anno di pausa sembrava impossibile. Oggi dico a me stesso che potrò fare kitesurf, gare di ciclismo, vedrò i miei figli, mi divertirò, berrò vino. Mi cambierà la vita per sempre".