AGI - L'inglese Tao Geoghegan Hart ha vinto il Giro d'Italia di ciclismo conclusosi a Milano con la 21esima tappa, una cronometro individuale partita da Cernusco sul Naviglio. L'australiano Jai Hindley era partito in maglia rosa, ma Hart, 25enne del team Ineos Grenadiers è riuscito a strappargliela.
Quella di Geoghegan Hart è stata una vittoria conquistata, chilometro dopo chilometro, sulle strade del Giro visto che, l'inglese, era partito per sostenere la causa di Geraint Thomas, punta di diamante del Team Ineos ma ritiratosi presto per colpa di una malfidata borraccia.
Hart ha dimostrato di essere uno degli corridori più forti del gruppo, non solo in salita, rafforzando tappa dopo tappa la sua candidatura al successo finale. Una bella rivincita dopo la il ritiro nell'edizione 2019 a causa di una caduta nella discesa dal Colle de Lys.
Il suo trionfo, insieme all'ennesima cronometro vinta da Filippo Ganna, è la ciliegina sulla torta per la squadra britannica che ha voluto conquistare a tutti i costi il Giro dopo il precoce abbandono del capitano designato. Hart ha conquistato anche la maglia bianca di miglior giovane.
Menzioni d'onore anche per il secondo e il terzo classificato, Hindley e Kelderman, che hanno avuto l'onore di indossare la maglia rosa cedendola solo dopo aver consumato ogni briciola d'energia rimasta. Primo degli italiani è Vincenzo Nibali, settimo posto amaro ma con la sensazione che fosse difficile fare meglio. Gli almanacchi pero' non mentono: è la prima volta nella storia del Giro che non c'è un azzurro tra i primi cinque.
Gli ultimi riconoscimenti sono stati assegnati a Ruben Guerreiro, vincitore della maglia azzurra riservata al miglior scalatore, e a Arnaud Demare, vincitore di quella ciclamino e della classifica a punti. Lo sprinter francese e' stato autore di un ottimo Giro dove si e' imposto in 4 tappe.