AGI - Con il pareggio di Verona, che rappresenta il quarto turno di fila senza successi in campionato, la Juventus abbandona con ogni probabilità tutti i propri sogni di scudetto. Il 2-2 del Bentegodi, con Vlahovic e Rabiot a recuperare per due volte i due momentanei vantaggi gialloblu di Folorunsho e Noslin, fa sorridere solo l'Inter che scappa a +9 in vetta alla classifica, oltretutto con una partita ancora da recuperare. Sembra essersi inceppato qualcosa nella squadra di Max Allegri, che rischia di scivolare anche al terzo posto in caso di vittoria del Milan contro il Monza nella sfida di domani. Ottimo punto invece per gli uomini di Baroni, che salgono a 20 punti ma restando comunque al terzultimo posto in zona retrocessione.
È un avvio di gara scoppiettante quello tra gialloblu e bianconeri, con ritmi subito alti e continui attacchi sia da una parte che dall'altra. Il risultato si sblocca gia' all'11' in favore della formazione scaligera: la firma è quella di Folorunsho, che s'inventa un capolavoro con un mancino al volo dal limite dopo un corner di Suslov allontanato di testa da Rabiot.
Gli ospiti però non ci stanno e reagiscono tornando a farsi vedere subito in avanti, procurandosi poi al 27' il calcio di rigore del pareggio: Tchatchoua tocca di braccio sul sinistro di Kostic, dal dischetto Vlahovic è glaciale e firma l'1-1. In avvio di ripresa continua il vortice di emozioni e il botta e risposta tra le due squadre: al 52' il Verona torna avanti con la prima rete italiana di Noslin, ma i gialloblu non fanno neanche in tempo a festeggiare che Rabiot porta tutto nuovamente in equilibrio realizzando il 2-2.
L'inerzia del match passa in mano alla squadra di Allegri, costretta a vincere per concedersi qualche speranza in vista della volata finale: i bianconeri costruiscono e si rendono pericolosi più volte, gli scaligeri si difendono e provano a colpire in ripartenza. Nel finale Montipò è decisivo a salvare su Chiesa, poi prima del triplice fischio succede poco altro.