AGI - Sarà trasferita nello stadio Unipol Domus di Cagliari la salma della leggenda del calcio italiano, Gigi Riva, 79 anni, stroncato da un infarto lunedì 22 gennaio mentre era ricoverato in Cardiologia all'ospedale Brotzu. La camera ardente sarà allestita probabilmente dalle 12, per consentire a tutti coloro che l'hanno amato di porgergli l'ultimo saluto. I funerali, invece, sono previsti per domani alle 16 nella basilica di Bonaria, a Cagliari. Sarà Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, a presiedere la messa. In prefettura a Cagliari è stata convocata per le 11 una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza per definire i dettagli.
"La morte di Gigi Riva tocca nel profondo il cuore di Cagliari e di tutta la Sardegna. Nella sua carriera di calciatore e di dirigente scorgiamo le caratteristiche dell'etica sportiva che, più volte, papa Francesco ha ricordato, soprattutto nel dialogo con gli atleti: la lealtà, il coraggio, la disciplina del corpo e della mente, la fantasia e il sacrificio, l'amicizia, lo spirito di gruppo, l'agonismo non come prevaricazione ma come ascesi spirituale, il riscatto sociale", lo ricorda l'arcivescovo. "Sardo di adozione, si è sentito parte di un popolo che lo ha apprezzato non solo per le sue doti sportive ma anche per la semplicita' e genuinita' che sempre l'hanno contraddistinto. La sua vita ci insegna che il vero campione non si lascia stordire dal divismo e che il contatto sincero e spontaneo con il popolo, e non solo con i tifosi, è un'occasione unica per trasmettere i valori autentici dello sport. Nella preghiera, affidiamo Gigi Riva all'abbraccio eterno del Signore che ama la vita".
Intanto, a Cagliari sarà lutto cittadino. Il sindaco Paolo Truzzu sta predisponendo un'ordinanza che sarà pubblicata nelle prossime ore. Questa mattina, invece, il Consiglio regionale della Sardegna ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Riva. La seduta dell'Aula è stata poi sospesa per una riunione dei capigruppo. "Non era solo un grande sportivo ma anche, e soprattutto, una grande persona", ha ricordato il presidente Michele Pais nel suo intervento. "Un vero sardo, non di nascita ma per scelta, un isolano doc che non ha mai voluto lasciare la sua squadra, i suoi tifosi e la sua terra d'adozione. Le istituzioni sarde oggi lo celebrano con 'il lutto regionale' sino al giorno delle esequie. Bandiere a mezz'asta all'esterno, listate a lutto all'interno degli edifici regionali. Un omaggio doveroso che accomuna istituzioni e gente comune. Perchè Gigi Riva per il popolo sardo, e non solo, è un mito, e lo rimarrà per sempre perchè la sua umanità lo ha fatto amare da tutti e non sarà mai dimenticato".
"Con la scomparsa di 'rombo di tuono' si chiude un capitolo sportivo esaltante iniziato negli anni '60 e che ha avuto il suo momento più alto con lo scudetto vinto dal Cagliari", ha aggiunto Pais. "La notizia della sua scomparsa ieri è immediatamente rimbalzata in ogni angolo del mondo. La stampa regionale, nazionale e internazionale gli ha dedicato le prime pagine. Non vi nascondo che oggi leggendo i giornali mi sono commosso, perchè tutti noi siamo cresciuti con il mito di Gigi Riva". "Tutti noi lo abbiamo amato, rispettato come solo i sardi sanno fare, e l'abbiamo eletto a mito, Per sempre", ha proseguito il presidente del Consiglio regionale. "Perchè Gigi Riva è immortale, il suo passaggio sulla terra sarà indelebile, resterà una leggenda. Grazie Gigi. A nome mio personale e dell'intero Consiglio regionale esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia".