AGI - Quarta vittoria consecutiva per l'Inter, che batte un Lecce gagliardo e torna subito a +4 in vetta sulla Juventus. A San Siro i nerazzurri s'impongono 2-0 grazie alla prima rete in Serie A di Bisseck nel corso del primo tempo e al sigillo di Barella nella ripresa: la squadra di Inzaghi così dimentica immediatamente l'eliminazione in Coppa Italia per mano del Bologna, mentre gli uomini di D'Aversa, nonostante una buona prestazione ma in inferiorità numerica nel finale (rosso a Banda per proteste), sono costretti a interrompere il filotto di cinque risultati utili di fila restando fermi a quota 20 punti al 12 posto.
Il primo squillo del match a sorpresa è dei salentini, che al 9' si rendono pericolosi con un destro da fuori di Gonzalez, respinto con i pugni in corner da Sommer. I nerazzurri però rispondono immediatamente con una conclusione sotto porta di Arnautovic, dopo una discesa a sinistra di Mkhitaryan, neutralizzata con la gamba da un ottimo Falcone. Una decina di minuti più tardi invece l'attaccante austriaco fallisce incredibilmente il vantaggio interista, mettendo a lato da due passi su assist di Barella.
I padroni di casa continuano a premere e nel finale di frazione trovano l'1-0 con un colpo di nuca di Bisseck sulla punizione di Calhanoglu, giusto qualche istante dopo una traversa colpita dallo stesso difensore su corner proprio del turco. Ad inizio ripresa viene fischiato un rigore al Lecce per un presunto tocco di mano di Carlos Augusto in area, ma il Var interviene e induce l'arbitro a tornare sui suoi passi revocando il penalty ai giallorossi.
La squadra di D'Aversa continua comunque a giocare con grande carattere, spaventando un altro paio di volte Sommer con un tentativo da fuori di Banda e un colpo di testa di Rafia, ma al 78' gli uomini di Inzaghi chiudono i conti con Barella: il centrocampista azzurro riceve palla dopo un gran tacco di Arnautovic e sotto porta firma il definitivo 2-0. Nel finale da segnalare la grande tripla occasione nerazzurra per il tris, con Pavard, Asllani e Acerbi respinti tutti da uno straordinario Falcone.