AGI - La leggenda del calcio femminile, Megan Rapinoe, si è ritirata dal calcio giocato ma nel modo peggiore possibile. No, non siamo di fronte a un altro caso Zidane che si ritirò, tra l'incredulità dei suoi tifosi, per la testata data a Marco Materazzi nel 2006. La calciatrice americana è stata sfortunatissima e ha dovuto salutare la sua gente con un brutto infortunio e una mesta sconfitta.
In campo, nella finale del campionato americano Megan, è rimasta solo 6 minuti. L’OL Reign di Seattle, la sua squadra, ha perso contro il Gotham FC di New York per 2-1 mentre le telecamere continuavano a cercarla in panchina con la caviglia e la gamba immobilizzate. "Sono abbastanza sicura si tratti del tendine d'achille", ha confessato al termine della gara ai microfoni delle televisioni americane.
"Non è sicuramente come immaginavo potesse andare quest'ultima partita.. ", ha aggiunto ringraziando per il lungo applauso ricevuto e le lacrime di commozione comparse in molte tifose sugli spalti. "Grazie a tutti coloro che hanno intrapreso questo viaggio con me. È stato incredibile. Forse, a parte il finale, non vorrei fosse stato diverso o tornare indietro. Sono molto orgogliosa di tutta la mia carriera e davvero grata per tutto ciò che mi ha dato".
Megan ha vinto due mondiali (2015 e 2019) e un oro olimpico a Londra 2012 con la nazionale a stelle e strisce, segnando 63 gol, ma non era mai riuscita a vincere il campionato statunitense. La partita contro il Gotham era la sua ultima occasione per farlo. Oltre alle sue 17 stagioni passate nei vari stadi in giro per il Paese, Rapinoe era famosa anche per le sue battaglie sociali, in favore delle donne e delle minoranze.