AGI - Dopo la Super Lega dei più ricchi club europei, progetto abortito nel 2021, l'Uefa mette nel mirino anche la nascente Unione dei club europei (Uec), una sorta di 'lega delle medio-piccole' che vuole dar voce a 1.400 club professionistici europei che non partecipano alle coppe. All'Union Saint-Gilloise è stata infatti negata la permanenza nella European Club Association (Eca) proprio per la sua adesione al progetto Uec, annunciato ad aprile a Bruxelles.
Lo scorso anno il club belga era stato ammesso nel 'networking' dell'Eca, presieduta da Nasser Al Khelaifi che è succeduto ad Andrea Agnelli. Il 'network' è il livello più basso (e senza diritto di voto) con cui si può essere membri dell'associazione che è l'unica entità riconosciuta dall'Uefa per rappresentare gli interessi dei club. Quest'anno, in occasione della 30ma assemblea dell'Eca a Berlino, è entrato a far parte del 'network' anche il Monza.
L'Union Saint-Gilloise era stato proposto per diventare membro ordinario con diritto di voto, alla luce della qualificazione ai quarti di Europa League e del terzo posto in Belgio, ma la notizia dell'adesione all'Uec lo ha messo di fatto fuori dall'associazione. Finora l'Uec non ha membri ufficiali una quarantina di club hanno già formalizzato il loro interesse a partecipare, tra cui Union Saint-Gilloise, Siviglia, Aston Villa, Brighton e Crystal Palace.
Dietro la linea dura contro l'Uec c'è anche la rivalità tra il presidente della Liga spagnola, Javier Tebas, grande sponsor della lega della nuova Unione, e il patron qatariota del Psg, Al Khelaifi.