AGI - "Orgoglioso" di guidare l'Arabia Saudita e con l'ambizione di "vincere qualcosa d'importante": sono questi i due messaggi che Roberto Mancini ha lanciato durante la conferenza stampa a Riad di presentazione come nuovo ct dei 'falchi verdi' in cui ha promesso di "lavorare duramente".
Nessuno spazio alle polemiche italiane che lo inseguono dalle dimissioni da ct azzurro, il 13 agosto, se non per precisare che "i primi contatti" con i sauditi "risalgono a metà agosto", quindi dopo lo strappo con la Figc. Il 58enne tecnico jesino, giacca e cravatta scure, aveva la bandiera saudita davanti e una scritta "Mancini 2027" (l'anno della scadenza del contratto e della Coppa d'Asia in Arabia Saudita) alle spalle.
A introdurlo è stato un filmato con le più belle reti segnate con la Samp e le esultanze sulla panchina dell'Inter, del Manchester City e dell'Italia. Il presidente della Federcalcio saudita, Yasser Al Misehal, gli ha consegnato una maglia personalizzata della nazionale e gli ha dato il benvenuto augurandogli "molti successi" nel regno wahabita.
"Voglio dire grazie al presidente per avermi scelto, sono orgoglioso di essere qui e di poter svolgere questo ruolo", ha affermato Mancini che ha ricordato come il suo esordio in azzurro fosse stato proprio contro l'Arabia Saudita, appena tre giorni dopo l'incarico. "Ho già iniziato a vedere video di molti elementi, avremo delle amichevoli prima delle qualificazioni mondiali", ha sottolineato.
Poi ha spiegato che il suo staff lo deve ancora raggiungere: "Ho iniziato a parlare con la Federazione a metà agosto ed è normale che alcuni dei miei assistenti non sapessero di questa situazione, per questo non sono ancora qui", ha osservato, "c'è chi deve sbrigare delle cose in Italia, ma siamo abbastanza per cominciare a lavorare".
Della nazionale saudita ha spiegato che "ci sono diversi giocatori interessanti": "È chiaro che servirà tempo, ma siamo sicuri che lavorando bene possiamo insegnare alla squadra ad attaccare bene e segnare tanto. Investiremo sui giovani". E sul modulo: "Devo valutare i singoli, poi deciderò".
Sugli obiettivi, il tecnico italiano non si è sbilanciato: "Non sono un mago, vogliamo cercare di vincere qualcosa d'importante, abbiamo talento ma possiamo arrivare in alto solo col lavoro". Intanto si punterà a tornare a vincere la Coppa d'Asia dopo 27 anni: "Abbiamo tempo per prepararci, sappiamo che ci sono top team come Giappone, Sud Corea, Australia, ma ci andremo per vincere".
Infine, un accenno alla Saudi Pro League diventata ormai un campionato d'eccellenza con le tante stelle arrivate dall'Europa: "È importante che nella lega saudita siano arrivati campioni, anche pagati molto, perché aiutano i giocatori di qui a crescere".