AGI - Un Lecce cinico, grintoso e in forma smagliante, piazza un autentico colpaccio in casa dell'Atalanta, centrando la seconda vittoria nelle ultime tre gare di campionato e bissando l'impresa dell'andata. Al Gewiss Stadium finisce 2-1 grazie alle reti di Ceesay e Blin, una per tempo, mentre nel finale serve a poco il lampo di Hojlund: grazie a questo successo la squadra di Baroni sale a 27 punti in classifica, portandosi momentaneamente a +10 sulla zona retrocessione, mentre gli uomini di Gasperini, al secondo ko nelle ultime tre uscite, lasciano per strada punti pesanti per la corsa all'Europa che conta, rischiando di scivolare al sesto posto in caso di vittoria della Lazio con la Salernitana.
Quattro minuti sul cronometro e i salentini a sorpresa sbloccano subito il risultato grazie alla fiammata di Ceesay, che lavora di fisico contro Demiral, scappa via e lascia partire un sinistro da fuori che sorprende Musso. La Dea fa fatica a reagire e a rendersi pericolosa dalla parti di Falcone, mentre i giallorossi continuano a mantenere un atteggiamento aggressivo e propositivo, limitando tutti gli spazi agli avversari.
La migliore occasione per i bergamaschi arriva solo al 33', quando Lookman imbuca per Maehle, ma il danese calcia troppo centralmente favorendo l'intervento del portiere. Ad inizio ripresa l'Atalanta prova a cambiare subito ritmo e al 48' troverebbe il pareggio con Lookman, reso però vano da una posizione di fuorigioco sul tocco in verticale di Hojlund. A parte quest'occasione iniziale la squadra di Gasperini non riesce a creare molto altro e al 74' arriva così un altro colpo di scena: cross di Strefezza da corner, Blin stacca tutto solo a centro area e di testa firma l'incredibile 2-0 salentino.
La Dea comunque non ne vuole sapere di mollare e all'87' riapre parzialmente il discorso con il lampo di un instancabile Hojlund, che porta pressione su Falcone segnando di rimpallo sul rinvio del portiere. Il portiere giallorosso si rifa' con gli interessi in pieno recupero, salvando letteralmente i suoi sulla botta mancina di Muriel dal limite dell'area che sarebbe valsa il pareggio.