AGI - Serata da incubo per la Roma di Mourinho, che davanti a un Olimpico sold-out viene piegata 2 a 1. La Cremonese di Ballardini, ultima e senza vittorie in campionato, si conferma la sorpresa del torneo dopo aver già eliminato il Napoli agli ottavi: troverà la Fiorentina in semifinale che ha avuto la meglio sul Torino.
Diverse rotazioni negli 11 di partenza delle due squadre: dentro Volpato e Belotti nell'attacco di Mou, mentre Ballardini risponde con il classe '99 scuola Milan Tsadjout affiancato da Dessers, che ritrova la Roma dopo la scorsa finale di Conference League giocata in maglia Feyenoord. Dopo 10 minuti bloccati anche per merito dell'organizzazione dei grigiorossi, è della Roma il primo squillo al 12', con Tahirovic che calcia al volo un lungo cross sul secondo palo e centra in pieno i guantoni dell'esordiente Sarr.
Le difficoltà in costruzione dei padroni di casa si palesano nel pasticcio di Kumbulla al 27': l'albanese perde palla da ultimo uomo a centrocampo, lanciando così in contropiede Dessers, che a tu per tu con Rui Patricio viene atterrato da quest'ultimo. Rigore netto per Fabbri e giallo per il portiere. Dal dischetto va proprio il nigeriano, che con grande freddezza segna e porta avanti la Cremonese.
Il gol sembra far perdere ancora più sicurezza alla Roma, che fa una fatica tremenda a rendersi pericolosa e di fatto non calcia mai in porta fino all'intervallo. Si va al riposo sull'1 a 0 per gli ospiti e il risultato è tutto sommato giusto per quanto visto nei primi 45'. Squadre rivoluzionate al rientro. Mourinho non perde tempo e schiera subito l'artiglieria pesante: dentro Smalling, Matic, Zalewski e Dybala per Kumbulla, Mancini, Cristante e Volpato.
Risponde Ballardini che richiama Valeri e Okereke per rilevare Felix e Dessers. Ma anche l'inizio di ripresa è da incubo per i giallorossi: al 48' Ibanez scivola e permette a Okereke d'involarsi sulla destra e servire Pickel, il cui cross è goffamente deviato in porta da Celik. L'autogol del turco è un macigno per la Roma, che va sotto 2 a 0 in un Olimpico ammutolito.
Mourinho è una furia e decide di fare all-in: al 56' si gioca subito l'ultimo cambio per buttare nella mischia Abraham al posto di Tahirovic, disegnando un assetto super-offensivo per l'ultimo terzo di partita. Inizia a crescere la pressione della Roma, che trova la prima vera occasione al 60': punizione da destra di Pellegrini che pesca Ibanez al limite dell'area piccola, ma il suo colpo di testa va sul fondo di pochissimo.
Altro squillo tre minuti dopo con una semirovesciata di Pellegrini respinta da Sarr. Passano i minuti ed è sempre più un assedio all'area grigiorossa: prima un'interessante punizione di Dybala deviata fuori dalla barriera, poi un tiro di Smalling in mischia di poco fuori. Lo specchio della serata romanista al 77': Abraham, pescato sul filo del fuorigioco da Matic, si divora un gol clamoroso calciando sul palo interno a tu per tu con Sarr.
Il guardalinee aveva alzato la bandierina ma il replay lascia parecchi dubbi. La squadra di Mou si sbilancia e concede spazi in contropiede alla Cremonese, che ha sul tacco di Benassi e sul sinistro di Ghiglione le chance per chiudere la contesa, ma in entrambi i casi è bravo Rui Patricio a respingere. Nei cinque minuti di recupero occasioni per Okereke e Dybala, ma è Belotti a rianimare le ultime speranze della Roma al 93': bel controllo e destro al volo che batte Sarr e regala due minuti di fuoco all'Olimpico.
Gli ultimi attacchi dei giallorossi sono però ancora confusionari e inconcludenti, cosi' al triplice fischio di Fabbri e' la Cremonese a festeggiare il passaggio alle semifinali nella pioggia di fischi dell'Olimpico.