AGI - "Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo da uomo"; "sei stato il nostro eroe"; "forte e bellissimo"; "centravanti implacabile"; "in tre parole: uno di noi". È bellissimo e commovente il ricordo che la Sampdoria, squadra che ha visto sbocciare Gianluca Vialli poi in coppia anche con Roberto Mancini, pubblica in ricordo del "suo" attaccante morto oggi a Londra all'età di 58 anni dopo una lunga lotta contro un tumore.
Vialli per la Samp è praticamente la Samp. Con Mancini ha costituito un formidabile storico attacco, i gemelli del gol. "C'è già chi ti immagina tra Paolo e Vuja - scrive la società blucerchiata - felici di riabbracciarti ma altrettanto stupiti di rivederti così presto. Sì, presto Luca. Troppo presto. Dicono che non si sia mai pronti per salutare un compagno di viaggio e, purtroppo, è davvero così.
Il tuo compagno di viaggio - come avevi deciso di chiamarlo - ti ha fatto scendere dal treno a 58 anni, strappando infame il tuo biglietto per nuovi orizzonti e traguardi. Un biglietto per la vita che, in fondo, valeva un po' per tutti i tifosi blucerchiati. Di strada insieme ne abbiamo fatta parecchia, crescendo e cercando, vincendo e sognando. Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo uomo. Ti ricorderemo ragazzo e centravanti implacabile, perche' gli eroi son tutti giovani e belli e tu, da quell'estate 1984, sei stato il nostro eroe. Forte e bellissimo, con quel 9 stampato sulla schiena e il tricolore cucito sul cuore. Condottiero della Sampdoria piu' forte, in coppia la' davanti con il tuo gemello Bobby Gol. In tre parole: uno di noi".
"Una percezione rimasta tale dopo aver salutato in lacrime Genova e la Sud. Proprio cosiì: pur alzando trofei in giro per l'Europa con colori, tute e abiti differenti, Gianluca Vialli era sampdoriano e i sampdoriani erano con Gianluca Vialli. Con te, nella vittoria e nella sconfitta - aggiunge la Samp - nella salute e nella malattia. A Berna come a Goteborg, a Marassi il 19 maggio 1991 come a Wembley un anno e un giorno più tardi. O come ancora a Wembley ma nel luglio 2021: c'eravamo tutti in quell'abbraccio al Mancio, in quel pianto a dirotto che non dimenticheremo mai".
E ancora, aggiunge la società tracciando il profilo del giocatore fra curiosità e prodezze che lo hanno contraddistinto, "Non dimenticheremo i tuoi 141 goals, le tue rovesciate, le tue maglie in cashmire, il tuo orecchino, i tuoi capelli biondo platino, il tuo bomber degli Ultras. Ci hai dato tanto, ti abbiamo dato tanto: si', e' stato amore, reciproco, infinito. Un amore che non morirà, oggi, con te. Continueremo ad amarti e adorarti perche' - lo sai bene del resto - tu sei meglio di Pelé".
"E perché, nonostante tutto, la nostra bella stagione è destinata a non finire mai. Continuerà a brillare in quel cielo cerchiato di blu su cui tu, Luca, hai firmato per sempre. 'Per chi?'. 'Per noi!'". Alla moglie Cathryn, alle figlie Olivia e Sofia e a tutta la famiglia Vialli, conclude la Sampdoria "le più sentite condoglianze da parte della società".