AGI - La Juventus perde in casa del Benfica e dice definitivamente addio alle speranze di qualificazione agli ottavi di Champions League. Allo stadio Da Luz i portoghesi s'impongono 4-3 grazie alle reti di Antonio Silva, Joao Mario e alla doppietta di Rafa Silva, che condannano i bianconeri all'eliminazione con un turno di anticipo.
Non bastano i gol di Vlahovic, Milik e Mckennie alla squadra di Allegri, che nonostante tanto orgoglio con i giovanissimi entrati nel finale, quando era sotto di tre reti, ora deve puntare quantomeno a difendere il terzo posto sinonimo di Europa League.
I portoghesi partono meglio e al 17' sbloccano le marcature con il colpo di testa del giovane Antonio Silva, bravo a prendere il tempo a Gatti sul cross di Fernandez e a battere Szczesny per l'1-0.
La reazione bianconera però è immediata e al 22' arriva il pareggio di Vlahovic: tutto nasce da una situazione di corner, la palla arriva al serbo che sotto porta viene prima respinto da Vlachodimos, poi ribatte in rete l'1-1.
Neanche il tempo di riassestarsi che il Benfica trova subito l'episodio per tornare avanti, grazie ad un calcio di rigore di Joao Mario dopo un tocco di mano in area di Cuadrado.
La partita è bella e divertente, la Juve comunque non si tira indietro e al 34' si costruisce una buona opportunità per il nuovo pareggio, fallita da Vlahovic su cross di Kostic.
Sul ribaltamento di fronte però i portoghesi trovano addirittura il tris con una meraviglia di Rafa Silva, che si avventa di tacco su servizio di Joao Mario firmando il 3-1.
A inizio ripresa si fa notte fonda per la squadra di Allegri, costretta ad incassare anche il poker ancora ad opera di Rafa Silva, freddissimo a superare Szczesny con un tocco morbido a tu per tu.
Sembra davvero finita per la Juve, ma nell'ultimo quarto d'ora di gara, nel giro di due minuti, le reti di Milik e Mckennie rimettono tutto clamorosamente in discussione dopo diverse occasioni fallite dal Benfica per chiudere definitivamente il discorso.
Anche all'86' Rafa Silva avrebbe sul destro la palla della tripletta personale, ma davanti a Szczesny colpisce un incredibile palo. In un finale concitato è invece Gatti ad andare a centimetri da quello che sarebbe stato un clamoroso pareggio, sfiorando il palo con un colpo di testa.