AGI - La Juventus perde in casa del Maccabi Haifa e dice quasi certamente addio ad ogni speranza di qualificazione agli ottavi di Champions League. In Israele gli uomini di Max Allegri cadono malamente 2-0 sotto i colpi di un super Atzili: i bianconeri restano cosi' a 3 punti nel Gruppo H venendo raggiunti proprio dagli avversari di serata, mentre Psg e Benfica, che si affronteranno più tardi, comandano il girone con 4 lunghezze di vantaggio. Contro francesi e portoghesi servirà un vero proprio miracolo alla Juve che a questo punto però dipendono anche dagli altri risultati.
I bianconeri non partono con l'atteggiamento giusto e al 7' vanno subito sotto con il gol di Atzili, che colpisce in torsione sul cross di Cornud beffando Szczesny per l'1-0. Solo qualche istante prima, il portiere polacco era già stato chiamato in causa da Pierrot, protagonista anche lui con un colpo di testa respinto centralmente. Al 12' è invece la traversa a salvare i bianconeri su una punizione di Cheri, mentre un minuto più tardi Szczesny è ancora costretto a fare buona guardia su un mancino al limite di Atzili.
Il numero 7 biancoverde è assolutamente scatenato e al 42' s'inventa un gran gol che vale la doppietta personale e il 2-0 del Maccabi all'intervallo, visto che proprio a pochi istanti dal riposo Cohen salva i suoi su un colpo di testa di Vlahovic, con Milik che non riesce a mettere dentro in tap-in.
Nella ripresa la Juve prova a reagire a caccia del gol che possa riaprire il match, ma di grandi occasioni non ne arrivano. Uno dei pochi pericoli sventati da Cohen e' una girata di testa di Rugani, su corner di Cuadrado, che stava per terminare sotto l'incrocio dei pali.
Per il resto gli israeliani si preoccupano piu' di difendere il doppio vantaggio piuttosto che cercare il gol di una sicurezza ancora maggiore. Ora la panchina di Allegri traballa, visto anche l'ottavo posto in campionato: in questa stagione il bilancio e' di 4 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte con 17 gol fatti e 14 subiti.
Il Chelsea supera ancora il Milan
Dopo la brutta sconfitta a Stamford Bridge di una settimana fa, il Milan non riesce a prendersi la rivincita sul Chelsea ed è costretto ad un altro pesante ko in Champions League. A San Siro finisce 2-0 per i blues grazie al rigore di Jorginho e al sigillo di Aubemayang, dopo l'espulsione di Tomori in occasione del penalty che ha stravolto il match già dalle fasi iniziali. La squadra di Potter sale cosi' a 7 punti in vetta al Gruppo E, anche in virtù del pareggio tra Salisburgo e Dinamo Zagabria (1-1). Gli uomini di Pioli invece restano a quota 4 al terzo posto, a tre lunghezze di distanza dagli inglesi e a due dagli austriaci.
Ritmi alti e tanto equilibrio in avvio, che viene rotto al 21' da un calcio di rigore di Jorginho, concesso per una trattenuta in area di Tomori ai danni di Mount. Nell'occasione espulso anche il difensore inglese, ex della sfida, per fallo da ultimo uomo. Un episodio che mette incredibilmente in salita il match dei rossoneri, che, nonostante ciò, avrebbero creato una grande opportunita' per rimettere tutto in equilibrio con Giroud, impreciso sotto porta con un colpo di testa su cross di Diaz. Il Chelsea si salva e, approfittando ovviamente di maggiori spazi, al 34' raddoppia con Aubameyang, che riceve da Mount e di destro trafigge Tatarusanu sul primo palo.
Nella ripresa, il Milan tenta di produrre il massimo degli sforzi a caccia dell'episodio che possa riaprire il discorso e, allo scoccare dell'ora di gioco, avrebbe una ghiotta chance con Dest che da ottima posizione spara sul fondo con il destro. I blues però non danno la sensazione di soffrire troppo le sporadiche trame offensive dei rossoneri, e al 75' hanno una grande opportunità per chiudere i conti con Aubameyang, da solo davanti a Tatarusanu ma chiuso in extremis da Dest. Nel finale succede poco altro, al triplice fischio resiste il 2-0 per gli inglesi.