AGI - Dopo la vittoria con polemiche della scorsa stagione, la Lazio piazza un altro gran colpo in casa contro l'Inter, battendola nuovamente 3-1 al termine di una prestazione tutta grinta, carattere e qualità. Decidono i bei gol di Luis Alberto e Pedro dopo il botta e risposta tra Felipe Anderson e Lautaro Martinez. Cade ancora Simone Inzaghi davanti ai suoi ex tifosi, rimediando la prima sconfitta stagionale dopo i due successi iniziali. Gli uomini di Maurizio Sarri invece si mettono in tasca la seconda vittoria salendo momentaneamente in vetta a quota 7 punti.
Gara maschia e combattuta quella dell'Olimpico, fatta di grande equilibrio e densità in mezzo al campo. I nerazzurri provano a gestire il possesso palla nella fase iniziale, ma i biancocelesti non si lasciano intimorire e poco alla volta prendono campo creando di fatto le migliori occasioni.
Al 16' e al 37' è il solito Immobile che prova a lasciare il timbro, prima calciando di poco a lato con il mancino, poi facendosi murare da Handanovic. Il vantaggio della Lazio arriva comunque al 40' su invenzione di Milinkovic, che pesca con un lancio millimetrico Felipe Anderson, perso dalla difesa ospite e bravo trafiggere il portiere con un bel colpo di testa.
La ripresa si apre con un'altra palla gol per Immobile, servito in verticale da Lazzari su situazione di contropiede e respinto alla grande da Handanovic. L'Inter prova a scuotersi e al 51' pareggia con un lampo di Lautaro, rapace sotto porta sulla sponda aerea di Dumfries, che appena un minuto piu' tardi va ad un passo dalla rete del sorpasso con un colpo di testa sventato in corner da Provedel.
La Lazio sembra accusare il colpo, ma al 75' con intraprendenza e carattere ritrova il vantaggio sull'asse dei nuovi entrati Pedro e Luis Alberto, con l'ex Roma che serve il numero 10, capace di pescare l'incrocio dei pali con un destro di collo esterno da fuori area. Nel finale ci pensa poi proprio Pedro a mettere il punto esclamativo sul successo biancoceleste, grazie ad un bel destro a giro dall'interno dell'area che lascia di sasso Handanovic.