AGI - Una partita di calcio fra under 15, finita 40 a 0 in Sardegna, potrebbe portare a una modifica del regolamento federale e consentire che il primato di un campionato provinciale Giovanissimi sia assegnato con uno spareggio e non più in base alla differenza reti e alla classifica avulsa.
Non ci sarà un'inchiesta federale, come ipotizzato a caldo, su quanto accaduto domenica scorsa nel Nuorese nell'ultima gara del campionato fra la Fanum Orosei e La Caletta, raccontata sui giornali, col suo punteggio 'umiliante', come pessimo esempio del mondo del pallone.
La prima in classifica, squadra di casa, ha prevedibilmente stracciato l'ultima che aveva subito decine di gol in ogni partita, in dal suo esordio nel campionato provinciale Giovanissimi del comitato Figc di Nuoro. In altre gare La Caletta era andata sotto anche di 30 reti.
Inferiorità numerica
Domenica scorsa La Caletta, che invece vanta una buona squadra Esordienti, aveva schierato 10 giocatori e giocatrici (una era malata), in media di due anni più giovani rispetto agli avversari, fra i quali una quindicenne, difensore centrale. La presenza femminile non va, in questo caso, interpretata come un handicap.
"Non l'abbiamo fatta giocare per fare numero, anzi", precisa all'AGI, Michele Carzedda, presidente della Caletta. "È una calciatrice forte che potrebbe essere convocata per il raduno regionale della rappresentativa femminile. Senza di lei e senza il portiere, che pure era alla prima esperienza, avremmo preso anche più gol".
La proposta del presidente della Lnd Sardegna
Il presidente del Comitato regionale Sardegna Figc Lega nazionale dilettanti (Lnd), Gianni Cadoni, anticipa all'AGI che non solleciterà alcuna indagine, dopo aver parlato coi presidenti delle sue società che gli hanno riferito di un clima sereno e di grande collaborazione fra le due squadre, nonostante la batosta subita dalla più debole.
"Proporrò al presidente della Lnd Giancarlo Abete e a quello della Figc Gabriele Gravina di modificare il regolamento", spiega Cadoni, "in modo da consentire lo spareggio in caso di campionati, come quello provinciale giovanissimi, in cui non viene assegnato un titolo, e quando si presenti una situazione analoga a quella che si è determinata in questo caso. In alternativa, chiederò una deroga per il Comitato regionale Sardegna".
I retroscena della partita
Nel Nuorese è accaduto,che la Fanum Orosei aveva 33 punti, esattamente come la Lupi del Goceano di Bono. All'ultima di campionato le due squadre erano in perfetta parità, anche negli scontri diretti. A quel punto era decisiva la differenza reti e ai ragazzi di Orosei ne servivano almeno 35 per aver ragione degli avversari, chiudere col primato e guadagnarsi l'accesso al campionato regionale l'anno prossimo.
Con La Caletta, che con la Lupi aveva perso 22 a 0, la Fanum giocava facile.
"Avevamo proposto di disputare uno spareggio, d'accordo con l'altra squadra prima in classifica", dice all'AGI Salvatore Farris, presidente della Fanum Orosei, dopo che la società si è difesa dagli attacchi con un lungo post sulla pagina Fb fatto scrivere da un avvocato che è anche uno dei dirigenti del club. "Ma il regolamento non lo prevede e il presidente Cadoni ci ha spiegato che non è possibile modificarlo in corsa".
Scuse per ogni gol
"Sapevamo bene che sarebbe stato un massacro", ammette Carzedda, il presidente dell'ultima in classifica, "e i ragazzi erano preparati. Sono scesi comunque in campo con entusiasmo. Fin dall'inizio del campionato avevamo detto loro che non importavano i risultati, ma che si divertissero. E l'hanno fatto. I calciatori avversari, ogni volta che infilavano una palla in rete, ci chiedevano scusa".
"Vincere per noi era fondamentale", precisa Farris, presidente della prima in classifica, "perché ha garantito alla Fanum Orosei il passaggio al campionato regionale. Anche se il rapporto di forze con La Caletta era chiaramente squilibrato, la competizione è stata serena, leale, corretta, rispettosa dell'avversario e assolutamente regolare. Non ci sono state polemiche, contestazioni o recriminazioni né in campo né fuori". Lo conferma il presidente della società avversaria, dopo la debacle diventata un caso nazionale: "I nostri ragazzi erano assolutamente tranquilli", riferisce Carzedda all'AGI. "Anzi, sono andati a congratularsi con la Fanum, quando è arrivata la notizia del risultato della partita della Lupi ed è stato chiaro che Orosei era prima in classifica per differenza reti. E poi non vedevano l'ora di godersi il terzo tempo".
Terzo tempo con spuntino
Dopo la gara, che si era disputata alle 11, la società ospite ha organizzato un rinfresco (a base, tra l'altro, di pop corn, patatine e bibite) per le due squadre, che si è concluso nel pomeriggio. "Abbiamo mangiato tutti insieme e festeggiato", racconta il presidente della Caletta. "I nostri giocatori sono stati impeccabili per tutto il campionato che abbiamo concluso senza neppure un'ammonizione, nonostante i tanti gol subiti".
L'alternativa a un 'massacro' calcistico annunciato? "Avremmo potuto non schierare la squadra, non partecipare e dar vinta la partita 3 a 0 a tavolino alla Fanum", sottolinea Carzedda. "Ma questo sì che sarebbe stato antisportivo. Lunedì, dopo la partita, tutti i nostri ragazzi si sono presentati in campo regolarmente per allenarsi. Le polemiche sono state sollevate, credo, da chi non conosce bene il contesto".