AGI - Assalto al pullman all'arrivo allo stadio con vetri in frantumi e lievi feriti, insulti razzisti per tutta la partita, puntatori laser contro il portiere e i giocatori durante i rigori, lancio di oggetti contro Momo Salah al ritorno negli spogliatoi: la federcalcio egiziana ha protestato duramente per il comportamento dei tifosi del Senegal nel ritorno dei playoff a Dakar che ha qualificato i padroni di casa per i mondiali in Qatar.
La partita davanti ai 50mila del nuovo stadio olimpico Diamniadio, alla periferia della capitale, era molto sentita anche perché segnava la rivincita due mesi dopo il trionfo senegalese nella finale di Coppa d'Africa. L'impianto non ha una pista di separazione tra gli spalti e il campo e quindi i tifosi sono vicinissimi ai calciatori.
Anche stavolta la sfida si è risolta a favore dei Leoni di Terang ai rigori (4-1 il risultato finale) dopo che l'1-0 dei tempi regolamentari aveva rimesso la sfida in perfetta parità. Gli egiziani, il cui ct portoghese Carlos Queiroz ha annunciato le dimissioni dopo l'esclusione dal mondiale, in una nota hanno denunciato di aver subito un lancio di oggetti contro il loro pullman e di sassi e bottiglie contro i giocatori in campo, fin dal riscaldamento.
"La squadra è stata bersaglio di insulti razzisti, anche con striscioni offensivi sugli spalti, in particolare contro Salah", di legge nella nota della federazione egiziana. Durante i rigori, poi, sia il portiere egiziano Mohamed el-Shenawy che Salah, Mostafa Fathi e Zizo dal dischetto sono stati presi di mira da decine di puntatori laser (documentati dalle immagini tv) e poi hanno sbagliato in modo grossolano. Alla protesta sono state allegate diverse foto, tra cui quelle del pullman con i vetri rotti.