AGI - Debutto storico con vittoria per la nazionale femminile dell'Arabia Saudita: appena un mese dopo la sua formazione, la rappresentativa ha disputato la sua prima partita alle Maldive dove ha battuto in amichevole le Seychelles per 2-0.
Per l'occasione le giocatrici del Paese ultraconservatore hanno indossato la tradizionale maglietta verde con calzoncini bianchi ma senza il velo e i pantaloni lunghi come avviene in patria.
Giovedì torneranno in campo per affrontare le Maldive nello stadio di Malè. Prima della partita la ct saudita, la tedesca Monica Stubb, ha sottolineato l'importanza di quello che ha definito "un momento storico": "Ho chiesto alle giocatrici di godersela e di essere orgogliose di aver l'opportunita' di vivere questa esperienza, che è solo l'inizio".
"Questo è un giorno storico non solo per voi ma per chiunque ami il calcio", si è congratulato il leggendario ex attaccante brasiliano Pelè. Nel 2020 la Federcalcio saudita (Saff) aveva lanciato della prima edizione del campionato femminile con la partecipazione di 16 squadre e l'obiettivo di coinvolgere almeno mille giocatrici.
Il calcio femminile rappresenta un nuovo passo dell'Arabia Saudita verso il riconoscimento dei diritti delle donne, promosso con il piano di caute riforme del principe ereditario Mohammed bin Salman.
Dal 2017 le donne possono guidare e dall'anno scorso possono recarsi in pellegrinaggio senza un mahram, cioé un tutore uomo, e vivere da sole senza l'assenso di un guardiano (il padre, un fratello, un tutore incaricato dalla famiglia). Tra le faticose conquiste c'èvanche la possibilità di richiedere il passaporto per recarsi all'estero autonomamente e di svolgere professioni come guidare i taxi e i treni.