Il presidente della Salernitana pensa a un istant team per sognare in grande
AGI - La sua ambizione è far diventare la Salernitana "molto di più di una squadra di calcio, una squadra modello, un laboratorio, un prototipo". Parole del neopresidente della Salernitana Danilo Iervolino, in conferenza stampa, nel giorno in cui è stato ufficializzato l'acquisto del club calcistico granata.
Giovani, tecnologia, territorio, innovazione sono le parole più ricorrenti nel corso del suo intervento. Ma, innanzitutto, "proviamo a restare in serie A", sottolinea annunciando che "stiamo preparando una strategia con un instant team con un direttore sportivo che ormai dovrebbe essere, tra poche ore, il dottor Walter Sabatini che ha grande esperienza e al quale verrà affidato totalmente il dominio del settore calcistico in questa società".
Iervolino, 43 anni, ha fondato l'università telematica Pegaso che ha ceduto a un fondo di investimenti. "Nella vita - dice - ho fatto un po' di cosette, anche se sono giovane. Ma, dal primo gennaio 2022, sono state tutte cancellate perché l'attenzione mediatica, l'entusiasmo, il coinvolgimento travolgente che mi ha dato questa squadra, questa iniziativa non me l'ha dato nulla. Quindi, sono grato a questa città per come mi ha accolto, per come mi hanno accolto i tifosi".
Iervolino spiega di avere un progetto "complicato, complesso, ambizioso, di medio-lungo termine perché è un progetto di cambiamento, di statuto comportamentale nel mondo del calcio". "A me - rimarca - piacciono le sfide e un po' ci sono riuscito perché già in un settore così duro, refrattario all'innovazione, come l'università, ho dato la mia impronta e spero di darla anche al calcio, cancellando le opacità, cancellando tutto quello che il calcio porta dietro di sé in termini di tifoseria violenta".
Secondo lui, la squadra deve essere un "hub di trasferimento dei valori dello sport, quello sano". La sua intenzione è quella di "portare le famiglie in totale sicurezza allo stadio, vogliamo sposare le tecnologie pensando ad app, a laboratori".
"Stiamo elaborando - anticipa - un progetto con Technogym per creare il più grande laboratorio di medicina personalizzata e di preparazione per le performance di atleti nel settore calcistico. Vogliamo creare una squadra che abbia delle grandi professionalità, una squadra osmotica con il territorio, legata alle attenzioni del territorio, parlo di centro sportivo, di creare un museo, una squadra leggendaria. Creare qualcosa che possa rimanere alla città e di cui essere fieri, creando una totale discontinuità".
Parla, poi, di "necessaria trasparenza" con i tifosi, "ripudiando qualsiasi forma di tifoseria aggressiva e ogni forma di illegalità in tutti i modi e con tutte le forze". L'obiettivo è di "portare tantissima tecnologia" perché "è impensabile una biglietteria ancora statica e non dinamica con le app, con una serie di flussi premianti per i fedelissimi, per coloro che arrivano con le famiglie, con i figli". Più volte ribadisce di essere "un neofita" del mondo del calcio e, perciò, chiede, in particolare ai tifosi, di avere "un po' di pazienza e di comprensione" assicurando di avere le "migliori iniziative e i migliori auspici per iniziare questo percorso".
Quanto al calciomercato, chiarisce la sua linea: "Non getterò nella mia vita neanche un euro, ma io sono un grande investitore". A chi gli chiede fra tre anni dove si vede risponde: "In alto. La serie A è cucita addosso per la Salernitana".