S uccede di tutto all’Olimpico nel big match tra Roma e Juventus, con i bianconeri che alla fine fanno festa per 4-3 dopo una clamorosa rimonta e soprattuto grazie ad un altro rigore parato da Szczesny.
I giallorossi gettano via un doppio vantaggio firmato da Mkhitaryan e Pellegrini dopo il botta e risposta tra Abraham e Dybala, facendosi rimontare in sette minuti con le reti di Locatelli, Kulusevski e De Sciglio.
Pellegrini avrebbe la chance di pareggiare con un rigore (espulso anche De Ligt), ma si lascia murare dal portiere polacco ancora decisivo dopo quello parato all’andata. La squadra di Allegri consolida il quinto posto, quella di Mourinho si mangia le mani e perde ancora.
Avvio di gran carriera da parte dei giallorossi, che mettono sotto gli avversari con un ritmo quasi asfissiante e una pressione molto alta, trovando il vantaggio all’11’ grazie al colpo di testa di Abraham sul corner di Veretout.
Una manciata di minuti più tardi Pellegrini e compagni reclamano a gran voce un rigore per un braccio molto largo in area di De Ligt (non fischiato da Massa e non rivisto al Var), poi al 18’ arriva il pareggio juventino con una perla di Dybala al primo tiro in porta.
Il match è godibile e resta molto vivo, con la Roma più intraprendente e alla ricerca del nuovo vantaggio, mentre la Juve dalla mezz’ora deve fare a meno di Chiesa, uscito per un altro infortunio che lascia in apprensione i bianconeri (ginocchio molto dolorante).
Nella ripresa la squadra di Mourinho riparte con il piede sull’acceleratore e nel giro di otto minuti si porta sul 3-1 grazie a Mkhitaryan e Pellegrini: l’armeno calcia dalla distanza e trova una deviazione decisiva di De Sciglio che spiazza Szczesny, il capitano giallorosso invece s’inventa una punizione magnifica che fa esplodere l’Olimpico.
Nella festa generale però la Roma smette clamorosamente di giocare e in sette minuti si lascia rimontare con le reti in rapida sequenza di Locatelli, Kulusevski e De Sciglio.
I colpi di scena non finiscono qui, perché all’80’ viene fischiato un rigore ai giallorossi per fallo di mano di De Ligt (espulso per doppia ammonizione), ma Pellegrini si lascia ipnotizzare dal dischetto da Szczesny, che si erge ancora ad eroe dopo quello parato all’andata a Veretout.