AGI - Quattro mesi dopo il trionfo di Wembley che la portò sul tetto d'Europa, l'Italia di Roberto Mancini non è riuscita a trovare il passaporto per i mondiali al Windsor Park di Belfast.
In una serata amarissima, gli azzurri non sono andati oltre un pareggio per 0-0 contro l’Irlanda del Nord mentre la Svizzera asfaltava 4-0 la Bulgaria, qualificandosi direttamente per il Qatar.
Torna quindi l'incubo degli spareggi, stavolta con una formula da Final Four: a fine marzo saremo teste di serie in uno dei tre gironi da quattro squadre e dovremo vincere entrambe due partite su due per qualificarci. Sperando di non passare dalle notti magiche a quelle 'tragiche' che ci costarono il ko con la Svezia nel 2017.
Altra prestazione in chiaroscuro per l’Italia, poco incisiva sia sul piano del gioco che della finalizzazione con Insigne "falso nueve", Berardi in attacco e Tonali a centrocampo.
Il primo tempo di Belfast è quasi completamente a tinte azzurre, ma la squadra di Mancini, nonostante le numerose potenziali palle gol create, non riesce a trovare il varco giusto per far male agli avversari.
L’unica vera occasione della prima frazione resta, quindi, il tiro cross di Di Lorenzo all’alba del match, smanacciato in corner da Peacock-Farrell. Nella ripresa prova a farsi vedere anche l’Irlanda del Nord con Saville, il cui tiro dall’interno dell’area viene respinto attentamente da Donnarumma.
Nel frattempo la Svizzera sblocca e dilaga nel match con la Bulgaria, facendo giungere la notizia fin sulla panchina azzurra, dove Mancini prova a rassicurare e caricare i suoi. Il tecnico tenta anche di pescare le carte giuste dalla panchina inserendo Cristante, Locatelli, Bernardeschi, Belotti e Scamacca, ma la retroguardia biancoverde concede poco o nulla.
In virtù del risultato di Lucerna, all’Italia non basterebbe neanche un successo per 2-0, ma al triplice fischio il risultato resta quello del fischio d’inizio.
Anzi, sono i padroni di casa a sfiorare il gol vittoria con Washington, che dopo aver superato Donnarumma in uscita si lascia murare sulla linea da Bonucci.
"Sono dispiaciuto perché era un gruppo che avevamo chiuso e dove ci siamo complicati le cose", ha commentato sconsolato Mancini dopo la gara. "Ai mondiali ci andremo passando dai play off di marzo e magari li vinceremo anche, chissà...", ha aggiunto.
"Purtroppo è un momento così in cui facciamo tanta fatica a fare gol", ha riconosciuto il ct ai moicrofoni della Rai, "peccato. Ora dobbiamo ritrovare quel gioco che ci ha contraddistinto anche fino a oggi. Se pensiamo che abbiamo sbagliato due rigori nelle sfide decisive con la Svizzera vuol dire che il girone era nel nostro controllo, ma se le occasioni non le trasformi poi puoi trovare difficoltà".
Per tornare a disputare i mondiali nove anni dopo il Brasile, ora l'Italia dovrà passare per le forche caudine degli spareggi in primavera: un mini-girone di quattro squadre con semifinale e finale da vincere, al limite anche ai rigori. Il sorteggio sarà effettuato il 26 novembre, primo turno il 24-25 marzo ed eventuale 'finale' il 28-29 marzo.
Gli azzurri saranno teste di serie e questo potrebbe essere un vantaggio almeno per la prima partita da affrontare.
Agli spareggi accedono 12 squadre. Saranno teste di serie Portogallo, Scozia, Russia, Italia, Svezia e una tra Polonia e Galles. Le altre qualificate sono Turchia (o Norvegia a 12, entrambe devono giocare una gara), Macedonia (12, gare concluse) e infine Finlandia (11, una gara da giocare) più due nazionali provenienti dalla Nations, attualmente Austria e Repubblica Ceca.
La semifinale sarà giocata in casa della testa di serie, poi la finalina che in caso di due teste di serie richiederà il sorteggio per stabilire chi debba giocare in casa.
Il primo aprile a Doha, in Qatar, si terrà il sorteggio della fase finale dei mondiali fissata dal 21 novembre al 18 dicembre. Con la speranza che gli azzurri possano andarsi a giocare questo primo mondiale 'invernale' della storia.