AGI - Mancano 48 ore all'attesissima semifinale di Euro 2020 tra Italia e Spagna, a Wembley. Gli azzurri, dopo la vittoria con il Belgio ai quarti di finale, si preparano ora alla sfida con le 'furie rossè, una delle formazioni che più sono cresciute durante il torneo. Ma lo fanno con fiducia sapendo di aver superato, con autorevolezza e faccia tosta, uno degli ostacoli più duri di questo Europeo.
A incontrare la stampa a Coverciano è stato oggi uno degli eroi della vittoria di venerdì, Nicolò Barella, autore del gol che ha sbloccato la partita, e oggi sempre più pilastro insostituibile del centrocampo di Roberto Mancini.
L'importanza del centrocampo
Proprio la "mediana" è stata oggetto principale delle riflessioni del giocatore sardo, 24 anni, che ha ribadito come il reparto sia uno dei segreti dei successi degli Azzurri. "Gioco con accanto due fenomeni", ha confessato il centrocampista dell'Inter, riferendosi a Verratti e Jorginho. Ma non si è dimenticato dell'apporto dato da Locatelli, Pessina e Castrovilli. "Siamo tutti titolari", il mantra ripetuto anche da molti altri azzurri.
Poi Barella ha rivolto un virtuale applauso al Commissario tecnico, a cui riconosce i meriti per la svolta data alla squadra dopo la debacle con la Svezia che ha escluso l'Italia dai Mondiali del 2018. "Ha fatto su di noi un grandissimo lavoro, ci ha dato una mentalità vincente e ogni partita la giochiamo solo per vincere. E così faremo fino alla fine".
Il centrocampo sarà una delle chiavi tattiche della sfida di martedì sera, una sfida che Barella trova molto stimolante. "La Spagna ha avuto grandissimi campioni in mezzo al campo che hanno ispirato tutti, non solo me", ricorda ancora Barella. "Alcuni come Xavi hanno caratteristiche diverse rispetto alle mie, non mi ci posso rivedere. Oggi in mezzo al campo c'è uno come Busquets a cui bisogna fare i complimenti perchè è tra i migliori al mondo da tanti anni. Ma poi ci sono anche Koke e Pedri. Cercheremo di batterli proprio a centrocampo".
Poi un pensiero a Gigi Riva e al suo essere simbolo per un'isola intera, quella che ha dato i natali a Barella, cresciuto nelle file del Cagliari: "Gigi è un mito irraggiungibile. Spero di avvicinarmi a lui in minima parte e rendere orgogliosa la mia terra come ha fatto lui".
Spinazzola in Finlandia
Contro la Spagna, Mancini dovrà fare a meno di Spinazzola. L'esterno della Roma ha chiuso in anticipo i suoi Europei dopo la rottura sottocutanea del tendine d'achille e oggi è atteso in Finlandia per un consulto con Sakari Orava, esperto internazionale di questo tipo di infortuni, che lo opererà nei prossimi giorni, forse già domani. Al suo posto, in campo, dovrebbe giocare Emerson, difensore esterno del Chelsea, suo sostituto naturale. "è un campione, ha vinto una Champions League e non ha certo bisogno consigli", ha ricordato Barella.
L'arbitro della sfida
Intanto la Uefa ha reso noto che sarà una terna arbitrale tedesca a dirigere la sfida tra spagnoli e italiani. Felix Brych, primo fischietto, coadiuvato dagli assistenti Mark Borsch e Stefan Lupp. Il quarto uomo sarà invece il russo Sergei Karasev.
L'arbitro tedesco, avvocato, classe 1975, ha già diretto quattro match a Euro 2020: Olanda-Ucraina, Finlandia-Belgio, Belgio-Portogallo, e il quarto di finale tra Ucraina-Inghilterra a Roma. È stato anche l'arbitro della sfida tra Juventus e Real Madrid, finale di Champions League del 2017. La sfida tra Italia e Spagna non è per lui una novità: ha già arbitrato il match valido per le qualificazioni ai mondiali del 2018, a Torino, terminata in pareggio.