AGI - Il campione d'Inverno è il Milan, strapazzato in casa dall'Atalanta per 3-0, passo falso di cui non ha saputo approfittare l'Inter bloccata in trasferta sullo 0-0 dall'Udinese. Nella prima partita del pomeriggio, la Roma ha battuto lo Spezia per 4-3. Ma con tanta fatica e nei minuti di recupero. I liguri sono stati un incubo per Fonseca: hanno vinto sul campo e a tavolino in coppa Italia, superati solo nel finale oggi.
Milan, seconda sconfitta
Straordinaria prova di forza e successo pesantissimo per l'Atalanta, che s'impone 3-0 ai danni del Milan costringendolo alla seconda sconfitta stagionale. A San Siro decidono le reti di Romero, Ilicic e Zapata, che permettono alla Dea di continuare a scalare la classifica mettendo pressione alla Roma terza e accorciando anche sull'Inter (-5) e sul primo posto proprio dei rossoneri (-7).
Tracollo pesante per la squadra di Pioli, poco incisiva in fase offensiva e un po' troppo distratta dietro: l'unica soddisfazione della serata è il 'titolo' di campione d'inverno. Nettamente migliore l'avvio dei bergamaschi, che iniziano ad impensierire Donnarumma una volta scavallato il quarto d'ora di gioco. L'occasione migliore capita a Ilicic, che riceva da De Roon ma si calcia praticamente addosso sprecando un'ottima chance.
Al 26' arriva comunque il vantaggio nerazzurro ad opera di Romero, che si libera della marcatura di Kalulu sul cross di Gosens, battendo Donnarumma con un colpo di testa ravvicinato. Il Milan fa fatica a rialzarsi e al 39' rischia moltissimo anche sulla potente punizione dal limite di Iliciic, respinta attentamente dal portiere rossonero. Due minuti più tardi invece prova a farsi vedere anche Ibrahimovic dall'altra parte, ma lo svedese spreca da due passi anticipando Hateboer con la coscia.
Ad inizio ripresa si mette ancor più in salita la gara dei rossoneri, che concedono un calcio di rigore all'Atalanta per una gomitata di Kessie ai danni di Ilicic: lo stesso sloveno va sul dischetto e realizza il 2-0 ospite.
Gli uomini di Pioli non sembrano trovare il modo per invertire l'inerzia del match, i nerazzurri concedono pochissimi spazi e sfiorano addirittura il tris prima con Zapata e poi ancora con Ilicic. Solo al 71' prova a scuotersi il Milan con il neo acquisto Mandzukic, murato da Romero e Gollini, quest'ultimo straordinario nel negargli il gol a pochi istanti dal suo ingresso in campo.
Dall'altra parte invece ci pensa Zapata a chiudere definitivamente il match realizzando il 3-0, pochi minuti dopo aver colpito un clamoroso palo con un colpo di testa.
Udinese ferma l'Inter
Dopo aver fermato l'Atalanta mercoledì nel recupero, l'Udinese riesce a strappare un punto d'oro anche all'Inter, costringendola ad un amaro 0-0. Grande opportunità sprecata dalla squadra di Conte per agganciare il Milan in vetta alla classifica, in virtù del pesante ko rossonero con l'Atalanta.
Diventano quindi due le lunghezze di distanza dal primo posto, ma dietro accorciano sia la Roma che gli stessi bergamaschi, in attesa delle sfide di domani. I bianconeri friulani sono ben messi in campo e nei primi minuti concedono pochissimo alla formazione ospite, seppur all'8' venga annullato a Lautaro il gol del vantaggio per una posizione di fuorigioco.
Intorno a metà frazione si fanno vedere pericolosamente i friulani con il colpo di testa (alto) di Stryger Larsen, ma l'occasione più grande ce l'hanno i nerazzurri ancora con Lautaro, che prova ad approfittare di un regalo della difesa, trovando pero' la parata provvidenziale di Musso. A ridosso della mezz'ora invece Barella sfiora l'eurogol con un destro meraviglioso al volo dalla distanza, terminato di pochissimo a lato.
Nella ripresa le prime due grandi palle gol capitano ai padroni di casa, prima sul destro di Pereyra (terminato alle stelle), poi su quello di De Paul che sfiora il palo alla destra di Handanovic. L'Inter ci prova ma non sembra la serata fortunata per la squadra di Conte, che spinge ma lo fa senza troppa cattiveria e convinzione. Nel finale aumenta il nervosismo e ne fa le spese proprio il tecnico nerazzurro, che protesta con Maresca e rimedia un rosso. Per il resto succede poco o nulla: finisce senza reti
Roma supera l'incubo-Spezia
Dopo una settimana da incubo, tensioni e presunte spaccature all'interno dello spogliatoio, la Roma riesce a mettersi alle spalle di prepotenza il brutto momento, anche se rischia fino all'ultimo.
Finisce infatti 4-3 con lo Spezia grazie alla rete di Pellegrini quasi allo scadere, che regala 3 punti ai giallorossi dopo l'incredibile pareggio di Verde al 90'.
Nella gara dell'Olimpico doppietta per Borja Mayoral e sigillo di Karsdorp, per i bianconeri invece non bastano Piccoli e Farias. La squadra di Fonseca torna momentaneamente terza da sola, in attesa delle altre gare.
Partenza decisa della squadra giallorossa, che al 17' trova la fiammata per sbloccare grazie a Borja Mayoral, freddo stavolta sotto porta sull'assist di Pellegrini che vale l'1-0. Passano pero' pochi minuti e sulla solita leggerezza difensiva della Roma, la formazione ligure pareggia immediatamente con il classe 2001 Piccoli, che approfitta di una respinta corta e sbagliata di Pau Lopez.
La squadra di Fonseca prova a riprendere subito in mano il comando delle operazioni e al 34' sfiora il nuovo vantaggio ancora con Mayoral, che si mette in proprio nell'uno contro uno con Chabot, alzando poi troppo la mira con il destro. A ridosso dell'intervallo bravo invece Provedel a volare sulla conclusione velenosa di Pellegrini, diretta sotto la traversa.
La Roma parte forte anche nella ripresa e in pochi istanti si porta sul 3-1 con la doppietta di Borja Mayoral e il sigillo di Karsdorp, ma lo Spezia non ci sta e al 59' accorcia con Farias, che mette a sedere Kumbulla e riapre nuovamente il match.
La squadra di Italiano ci prova con cuore e carattere, ma in realtàsono i giallorossi che hanno più volte l'occasione per chiuderla, in particolare con Carles Perez che mette incredibilmente a lato a porta vuota dopo una respinta di Provedel.
Al 90' arriva la possibile doccia fredda per la Roma, che subisce l'incredibile 3-3 per un altro clamoroso errore difensivo, stavolta di Smalling, che regala a Verde il pareggio. Ma la Roma non ci sta, stavolta getta il cuore oltre l'ostacolo e all'ultimo respiro vince con Pellegrini che sfrutta alla perfezione l'assist di Bruno Peres.