AGI - Nel corso della deposizione davanti ai magistrati di Perugia, avvenuta in videoconferenza nei giorni scorsi, Luis Suarez avrebbe ammesso di aver avuto in anticipo i contenuti della prova di italiano sostenuta il 17 settembre. E' quanto emerge in ambienti giudiziari. L'attaccante uruguaiano ora all'Atletico Madrid, al centro delle indagini della procura di Perugia sull'esame farsa di italiano da lui sostenuto all'università per Stranieri, è stato ascoltato come persona informata sui fatti.
L'esame 'farsa'
Assistito da un interprete e parlando in spagnolo, il bomber 33enne ha risposto alle domande dei pm del capoluogo umbro che coordinano gli accertamenti della Guardia di finanza, dopo che era arrivata una rogatoria internazionale. Suarez era assistito da un legale anche se la Procura guidata da Raffaele Cantone non lo ha iscritto nel registro degli indagati come avvenuto per il dirigente della Juventus, Fabio Paratici.
Il contenuto della deposizione verrebbe considerato particolarmente interessante dagli inquirenti anche se non è chiaro se dalla testimonianza siano emersi elementi legati alla posizione della Juventus. L'ipotesi degli inquirenti è che il club bianconero abbia organizzato un esame farsa per consentire all'attaccante di ottenere la certificazione della conoscenza della lingua italiana di livello B1, al fine di poterlo tesserare come cittadino italiano.