AGI - Orgoglio e carattere non bastano all'Inter, che cade per 3-2 con il Real Madrid nella terza giornata di Champions. Ci hanno provato Lautaro e Perisic a cambiare le sorti di una gara che non si era messa bene dopo le reti di Benzema e Ramos, ma il lampo nel finale di Rodrygo è valso i 3 punti per i blancos.
La squadra di Conte così scivola pericolosamente in ultima posizione del Gruppo B, con le spalle al muro e costretta a non sbagliare più per sperare nella qualificazione. L'avvio di gara è subito emozionante e pieno di occasioni: da una parte Handanovic salva subito su Asensio, dall'altra Barella scheggia la traversa con un colpo di testa su cross di Perisic.
Si continua con tutti questi botta e risposta per tutti i primi 20 minuti di gioco, poi al 25' una follia di Hakimi regala il vantaggio ai blancos, con Benzema che si avventa sul retropassaggio sbagliato, supera Handanovic e fa 1-0 porta vuota. Al 33' si mette ancora più in salita la gara dell'Inter, che subisce il 2-0 su colpo di testa di Ramos, ma un paio di minuti dopo ci pensa Lautaro a riaprire subito il discorso firmando il 2-1 dopo un gran tacco volante di Barella.
L'Inter ci crede e continua a premere anche nella ripresa, trovando il pareggio al 69' con Perisic, servito molto bene con la testa da Lautaro, che poco più tardi sfiora l'incredibile ribaltone con un destro a giro fuori di un nulla. La squadra di Conte sembra poter affondare il colpo da un momento all'altro, ma all'80' Rodrygo gela i nerazzurri riportando avanti il Real al termine di un contropiede fulmineo. È il gol che vale il primo successo per la squadra di Zidane, che sale a quota 4 lasciandosi alle spalle i nerazzurri (fermi a 2).
L'avvio di gara è subito emozionante e pieno di occasioni: da una parte Handanovic salva subito su Asensio, dall'altra Barella scheggia la traversa con un colpo di testa su cross di Perisic. Si continua con tutti questi botta e risposta per tutti i primi 20 minuti di gioco, poi al 25' una follia di Hakimi regala il vantaggio ai blancos, con Benzema che si avventa sul retropassaggio sbagliato, supera Handanovic e fa 1-0 porta vuota.
Al 33' si mette ancora più in salita la gara dell'Inter, che subisce il 2-0 su colpo di testa di Ramos, ma un paio di minuti dopo ci pensa Lautaro a riaprire subito il discorso firmando il 2-1 dopo un gran tacco volante di Barella. L'Inter ci crede e continua a premere anche nella ripresa, trovando il pareggio al 69' con Perisic, servito molto bene con la testa da Lautaro, che poco più tardi sfiora l'incredibile ribaltone con un destro a giro fuori di un nulla.
La squadra di Conte sembra poter affondare il colpo da un momento all'altro, ma all'80' Rodrygo gela i nerazzurri riportando avanti il Real al termine di un contropiede fulmineo. è il gol che vale il primo successo per la squadra di Zidane, che sale a quota 4 lasciandosi alle spalle i nerazzurri (fermi a 2).
La disfatta dell'Atalanta
Il Liverpool è devastante e travolge l'Atalanta nella terza giornata di Champions League. Finisce 5-0 al Gewiss Stadium di Bergamo con la tripletta di Jota e i sigilli di Salah e Mane. I reds ipotecano di fatto il primo posto nel Girone D, mentre per la squadra di Gasperini ora non si mette bene considerando che alla prossima ci sarà la sfida di ritorno ad Anfield.
I ritmi sono subito alti e il match scoppiettante, con buone occasioni da una parte e dall'altra. A rompere l'equilibrio ci pensano gli inglesi al 16', quando Alexander-Arnold lancia Diogo Jota in profondità, il portoghese usa il corpo per proteggersi contro Palomino e batte Sportiello con un bel lob mancino. Troppo timida la reazione bergamasca, i reds controllano senza problemi e al 33' assestano un altro colpo: protagonista ancora Jota, che controlla di sinistro un lancio dalle retrovie e di destro fulmina di nuovo Sportiello per la doppietta personale.
Ad inizio ripresa, in dieci minuti scarsi, il Liverpool fa scorrere i titoli di coda sul match portandosi sul 5-0 prima con le reti di Salah e Mane, poi con la tripletta di Jota che mette definitivamente in ginocchio l'Atalanta. Serata nera e neanche fortunata per la Dea, che al 62' prende un incrocio clamoroso con Zapata, autore di una giocata pazzesca che meritava quantomeno un finale migliore. Nel finale allo stesso colombiano verrà annullato il gol della bandiera per fuorigioco.