N ato a Crevalcore, nella città metropolitana di Bologna, il 22 gennaio 1939, Luigi Simoni detto Gigi ha legato la sua carriera di allenatore, nella quale ha guidato 17 club diversi nella sua trentennale carriera, soprattutto all'annata 1997-1998 quando, alla guida dell'Inter del 'Fenomeno' Ronaldo ("quello vero", dicono gli esperti, il campione brasiliano campione del mondo) si è visto portar via dalla Juve uno scudetto intriso di polemiche (per il clamoroso contatto in area tra Iuliano e Ronaldo non sanzionato col rigore).
Nel '98 esultò per la conquista della Coppa Uefa in nerazzurro (il sito dell'Inter lo ricorda così: "Ha incarnato l'interismo più genuino. Il 6 maggio 1998 disegnò il suo capolavoro da allenatore. Imbrigliò una grande Lazio e non le diede scampo. Al Parco dei Principi Zamorano, Zanetti e Ronaldo regalarono all'Inter la terza Coppa Uefa in una notte dolcissima e magica") ed ebbe la soddisfazione personale della 'Panchina d'oro', prima dell'esonero a fine novembre da parte di Massimo Moratti.
Da giocatore Simoni non ebbe una carriera particolarmente brillante, malgrado abbia giocato anche 11 partite con la Juventus e vinto una Coppa Italia nel '62 col Napoli. Da allenatore, invece, si è distinto ottenendo otto promozioni da campionati professionisti (record condiviso con Osvaldo Jaconi, che però ha ottenuto anche altre tre promozioni da campionati dilettantistici, due sul campo e una con ripescaggio), con 7 promozioni in Serie A con Genoa (1975-1976 e 1980-1981), Brescia (1979-1980), Pisa (1984-1985 e 1986-1987), Cremonese (1992-1993) e Ancona (2002-2003), e una in Serie C1 con la Carrarese (1991-1992).
L'ascesa della Cremonese nel calcio di alto livello in Serie A - con la vittoria della Coppa Anglo-Italiana - fu uno dei suoi capolavori al punto che nel 2003, in occasione del centenario della Cremonese, è stato nominato 'allenatore del secolo' dei grigiorossi. Il legame col club lombardo si è rinnovato anche dieci anni dopo, quando è stato prima nominato direttore tecnico e poi, nel 2014 e 2015, addirittura presidente.
Nella sua carriera di allenatore, Gigi Simoni ha anche avuto un'esperienza all'estero: il 10 dicembre 2001 diventa il tecnico del Cska Sofia. In Bulgaria conquista il terzo posto in campionato e raggiunge la finale della Coppa di Bulgaria persa poi per 3 a 1 contro il Levski Sofia. E' l'ultimo capitolo della sua esperienza all'estero: il 31 maggio 2002 si dimette per tornare in Italia ad allenare l'Ancona che grazie a lui ottiene la promozione in Serie A.
La sua ultima panchina risale alla stagione 2011-2012 quando a 72 anni torna a svolgere il ruolo di allenatore per sostituire l'esonerato Fabio Pecchia alla guida del Gubbio (di cui era direttore tecnico): rimane in panchina fino al 20 marzo 2012 quando, dopo la 31esima giornata, ritorna a ricoprire il ruolo di direttore tecnico lasciando la carica di allenatore al suo vice Marco Alessandrini.
Gigi Simoni lascia di sé un ricordo molto bello nel mondo del calcio e sono in tanti i club a esprimere il loro cordoglio. Tutti i messaggi accomunati da un identico pensiero espresso bene dall'Inter: "Di lui ci mancherà tutto. Il suo essere signore, innanzitutto. Un modo di vivere, la vita e il calcio, mai sopra le righe. Anche il suo calcio era così: umile ma funzionale, capace di far fruttare al meglio ciò che aveva a disposizione".