D opo 17 anni, di cui alcuni vicini alle prime posizioni, la Fiorentina che Diego Della Valle ha preso per mano dopo il fallimento e riportato in Serie A si appresta a cambiare ufficialmente proprietario. L'imprenditore della moda, alla guida del gruppo Tod's, l'ha infatti - sia pur non ancora ufficialmente - ceduta al magnate italo americano Rocco Commisso, in cambio di una cifra vicina ai 170 milioni di euro. È questo il risultato dell'ultima tornata di incontri che si sono tenuti ieri nel centro di Milano e che dovrebbero portare al closing ufficiale nei prossimi giorni, verosimilmente giovedì.
La società si prepara così per una nuova pagina della sua storia quasi centenaria, e, dopo aver raggiunto una salvezza tribolata all'ultima giornata dello scorso campionato, ripartirà con un volto diverso, a partire da chi guiderà la squadra, in campo e sul mercato. Commisso, che ha un patrimonio personale stimato in circa 4,7 miliardi di dollari, è di origine calabrese e ha fatto fortuna negli Usa, dove ha fondato il gruppo della tv via cavo Mediacom, e dove possiede anche una squadra di calcio, i New York Cosmos.
Già lo scorso anno l'imprenditore, che è tifoso della Juventus, ha cercato di entrare nella partita per il controllo del Milan, passato dalla disastrata avventura cinese al fondo Elliott, senza riuscirsi; questa volta, approfittando anche della volontà della famiglia Della Valle di uscire dal mondo del calcio, con un'operazione mossa prima sotto traccia e poi più apertamente e grazie anche ai buoni uffici di una banca internazionale, ha messo le mani sulla Fiorentina.
Nel fine settimana dovrebbe arrivare a Firenze e presentare il proprio progetto alla piazza. "Qualunque sia la proprietà della Fiorentina, noi siamo pronti a fare la nostra parte come abbiamo cercato di fare in questi anni. Speriamo di poter fare un'accelerazione su tutti quelli che sono gli obiettivi, dal nuovo stadio al restyling del Franchi, a tutto ciò che può servire ad avere un progetto sportivo che sia all'altezza della città", ha detto il sindaco Dario Nardella prima della chiusura delle trattative.