Il sì di Gonzalo Higuain al Milan ha sbloccato la trattativa di mercato più complicata dell’estate, con il ritorno in tempi record di Leonardo Bonucci alla Juventus e l’arrivo in rossonero di Mattia Caldara.
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Sotto il profilo tecnico, l’obiettivo dei campioni d’Italia è chiaro e dichiarato: la vittoria della Champions League come prima cosa. Per raggiungerlo quest’anno, si può sacrificare anche un progetto interessante, lasciando andar via il giovane Caldara, sicuro titolare della Nazionale che verrà.
Nello scambio tra i due difensori a masticare amaro sono i tifosi bianconeri con le critiche rivolte alla società sui social e la fredda accoglienza per l’arrivo di Bonucci all’aeroporto di Caselle e nel nuovo centro sportivo, la Continassa, dove gli sono stati rivolti anche alcuni fischi.
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Juventus e Milan però hanno fatto bene i propri conti, non solo mettendo a disposizione di Allegri e Gattuso grandi giocatori, ma anche rispettando le finanze societarie. Con i 18 milioni di euro per il prestito oneroso di Higuain i bianconeri hanno fatto cassa, ammortizzando, anche se di poco, l’acquisto di Cristiano Ronaldo. Il riscatto del Pipita tra un anno è fissato a 36 milioni di euro, un valore in linea con il cartellino dell’attaccante argentino. A livello economico la Juventus ha guadagnato anche con lo scambio Bonucci-Caldara. Acquistato dall’Atalanta nel 2017 per 18 milioni, Caldara è stato valutato sui 40 milioni con una plusvalenza che si aggira attorno ai 22 milioni.
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Nessuna minusvalenza invece per il Milan nella cessione di Bonucci che si è ridotto lo stipendio di 2,5 milioni di euro per tornare a Torino. Rimane per la Juventus comunque un aumento di spesa, perché l’ingaggio netto di Caldara era fissato a un milione e 500 mila euro, contro i 5,5 di Bonucci. Uscite ampiamente ammortizzate dal prestito di Higuain che alla Juventus percepiva un ingaggio netto da 7,5 milioni, troppo per un giocatore che rischiava di finire in panchina, o addirittura creare attriti nello spogliatoio e con CR7, il nuovo idolo.