L a Fifa avrebbe minacciato di escludere la Spagna dai Mondiali di Russia 2018 in seguito alla decisione del Consiglio Superiore dello Sport (Csd), un organo indipendente del governo di Madrid, di ripetere le elezioni per i vertici della Federación Española de Fútbol (Fef) dopo l'arresto del presidente Ángel María Villar, suo figlio Gorka e del vicepresidente Juan Padrón per presunta corruzione nell'ambito delle indagini sulla Calciopoli spagnola.
Una prospettiva che torna a far sperare l'Italia in un ripescaggio, possibilità già resa concreta, seppur assai remota, dal rischio che il Perù venga escluso dalla competizione qualora passi la proposta di legge che porterebbe la Federcalcio andina sotto il controllo statale, un vincolo vietato dal regolamento Fifa.
Di cosa è accusato Villar?
La Fifa. rivela El Pais, avrebbe inviato una diffida alla Fed avvertendola che le "ingerenze del governo spagnolo" potrebbero determinare la sua sospensione dall'associazione e, di conseguenza, l'espulsione da tutte le competizioni nelle quali partecipa, a partire dal mondiale.
Una diffida che arriva dopo la decisione del Tribunale Amministrativo dello Sport di accogliere il ricorso del Csd, che aveva chiesto di ripetere le elezioni per la presidenza della Fef dopo l'arresto di Villar, che è al momento fuori su cauzione e ha conservato formalmente la carica, pur essendo stato sospeso in via cautelare e sostituito nelle sue funzioni da Juan Luis Larrea.
Secondo la magistratura, Villar avrebbe comprato il suo ottavo mandato consecutivo pagando sostanziose tangenti ai presidenti delle squadre perché votassero per lui. L'ultima parola spetta al Consiglio di Stato spagnolo, che dovrà stabilire in concreto se tenere o meno nuove elezioni.
Cosa prevede lo statuto della Fifa?
Il ricorso del Csd, secondo la Fifa, si configura come un intromissione del governo che ne viola lo statuto, mettendo a rischio l'autonomia della Federazione. "Ogni membro deve amministrare i propri affari in maniera indipendente e assicurarsi che non si produca alcuna ingerenza da parte di terzi nei propri affari", recita l'articolo 13 del regolamento Fifa. Il ministro dello Sport spagnolo, Íñigo Méndez de Vigo, ha convocato un vertice con Larrea per affrontare il problema, confidano fonti del governo al quotidiano spagnolo. Il Csd, da parte sua, fa sapere di non aver ricevuto nessuna diffida e di restare sulle sue posizioni: le elezioni vanno ripetute.
Il precedente del 2008
Non è la prima volta che la Spagna viene minacciata dalla Fifa di espulsione. Nel 2008 l'allora presidente Joseph Blatter costrinse così il governo a consentire a Villar di tenere le elezioni per la presidenza della Fef, che lo avrebbero confermato per l'ennesima volta, in una data successiva a quella stabilita dal governo. La 'Roja' finì per vincere quel campionato europeo al quale aveva rischiato di non partecipare.
Nel frattempo anche la Fifa ha i suoi problemi. Secondo il Fatto Quotidiano, il presidente Lorenzo Infantino è stato infatti accusato di essere coinvolto in un'altra Calciopoli, quella turca, e di aver aiutato - quando era segretario generale Uefa - ad occultare lo scandalo che portò ingiustamente il Fenerbahce a conquistare il campionato 2010-2011 ai danni del Trabzonspor.