R oma - "Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano, e Spalletti e' stato un uomo piccolo. Punto. E' la verita'. Lui a parole ha detto anche delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce". E' un duro attacco quello al tecnico della Roma da parte di Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti, intervistata da "La Gazzetta dello Sport". La Blasi torna a parlare di quanto accaduto nello scorso febbraio, col capitano giallorosso rispedito a casa dopo un'intervista. "Io di calcio non capisco nulla, ma e' stato surreale. Fantascienza, non ci potevo credere. E' stato cacciato da casa sua, scrivetelo. Questa cosa non si fa. Io non lo avrei mai fatto, non mi sarei mai permessa una cosa del genere. Appena torno' gli dissi: 'Stasera si va allo stadio, dobbiamo essere la''. L'ovazione? In quei momenti i tifosi c'erano, non lo hanno abbandonato".
Totti, capisco mia moglie ma piena sintonia con Spalletti
"Le scelte calcistiche sono opinabili ma non si discutono, di quello non mi impiccio, pero' forse avrei qualcosa da ridire a livello umano, sulla persona - continua riferendosi a Spalletti - Nell'intervista alla Rai, che fece tanto scalpore, si capiva che Francesco chiedeva solo rispetto, ed era giusto. In quel momento non glielo stavano dando. Non ha mai chiesto di giocare, si e' sempre messo seduto con umilta' ad aspettare. In un momento cosi' difficile nella vita di un ragazzo che sta attraversando un passaggio importante, c'e' modo e modo per comportarsi. E' giusto proiettarsi nel futuro e provare a far grandi cose anche senza di lui, ma mi sembra che alla Roma rimanga ancora difficile... Io glielo auguro. Certo che si poteva essere piu' delicati e Spalletti sicuramente non lo e' stato, non l'ha saputo guidare in un percorso umano. Io le persone le giudico anche da questo. Quindi voto basso, molto basso".
La Blasi ne ha anche per Pallotta: "Con i Sensi aveva un altro tipo di rapporto, era un figlioccio, ma quella era una conduzione piu' familiare, mentre questa piu' imprenditoriale". Ma cosa riserva il futuro a Totti? "Adesso per lui si sta per chiudere un ciclo, siamo giunti quasi al capolinea - ammette Ilary - Non solo perche' finisce di giocare al calcio - se non e' questa stagione, sara' la prossima - ma perche' dovra' iniziare un'altra vita. Certo, quella adrenalina li' sara' difficile ritrovarla. Se temo che possa deprimersi? Francesco in questi anni ha pensato solo a giocare, adesso deve prendere in mano le redini di cio' che si e' creato. E' piu' consapevole che sta per cominciare la vita da grandi. I calciatori sono sempre tutelati, coccolati. Ora le cose cambieranno, e paradossalmente si godra' di piu' le giornate, anche perche' fa tanti sacrifici". Ma il ritiro potrebbe non essere ancora dietro l'angolo. "Se non fosse piu' a proprio agio, sarebbe il primo a deporre l'ascia di guerra. E' intelligente. Anno piu' anno meno, ci siamo. Se alla Roma trovasse la porta chiusa e volesse andare all'estero? Io lo seguo. Usa o Arabia, e' uguale, tanto sarebbe per poco tempo".(AGI)