AGI - "Un terremoto senza precedenti" per il basket europeo. Così il giornale spagnolo 'Marca' ha presentato l'indiscrezione per cui Nba e Fiba (International Basketball Federation) starebbero negoziando per la creazione di una 'Nba europea', ovvero una futura divisione regionale della più importante lega cestistica del mondo.
Il progetto nascerebbe sulla falsa riga di quello che la Nba ha già fatto in Africa con la costituzione della BAL (Basketball Africa League). La neonata creatura non coinvolgerebbe quindi le attuali franchigie americane ma avrebbe una vita a sè stante e i partecipanti sarebbero i più importanti club del vecchio continente che si affronterebbero in una nuova competizione il cui marchio, però, andrebbe sotto il controllo della Nba.
Il nuovo campionato, come hanno confermato diverse fonti al giornale spagnolo, incontrerebbe l'appoggio di diverse società di prima fascia che da diversi mesi sarebbero scontente per come viene gestita l'Eurolega, la massima competizione di basket attualmente in atto in Europa. I dissapori sarebbero di natura economica e non tecnica: l'alto livello di gioco e la presenza di diversi campioni non è infatti seguita da altrettanti guadagni, piuttosto limitati, per i club. Una situazione peggiorata dalla pandemia in atto. Sulla graticola è quindi finito il Ceo, Jordi Bartomeu, la cui posizione sarebbe sempre più precaria.
La Nba, oltre a ospitare i giocatori più forti del pianeta, ha dimostrato negli anni di essere una macchina inarrestabile in tema di marketing, gestione della propria immagine e capacità di generare introiti. La discussione tra le parti, secondo Marca, sta avvenendo sotto traccia per evitare il vespaio che si è creato dopo l'annuncio della Super League calcistica.
Secondo il quotidiano iberico l'ostacolo più grande alla realizzazione di questo progetto è rappresentato dall'accordo firmato nel 2015 dai club di Eurolega con la multinazionale sportiva IMG (International Management Group): sia per durata, 10 anni, che per cifre coinvolte, 630 milioni di euro. Il contratto, che prevede una importante e onerosa clausola di uscita, è valido ancora per tre anni e dà il 60% dei diritti televisivi e di marketing alle società.
Non è la prima volta che si parla della creazione di una divisione europea della NBA. Già nell'All Star del 2003 l'allora commissario David Stern avanzo' la possibilità di creare una conference con squadre europee che avrebbero, pero', affrontato le squadre NBA. Diciotto anni dopo, un progetto rivisto e diverso da quello originale, sembra davvero avver più possibilità di riuscita visto che Nba Europe ha già una sede operativa a Londra.