AGI - La finale di X-Factor la aprono i Maneskin, se ascoltate il testo di “Beggin’” al contrario vi accorgerete che Damiano canta distintamente “Visto che andare a X-Factor serve a qualcosa?”. Gli altri ospiti d’onore della serata sono i Coldplay, pare che abbiano accettato dopo aver parlato con Ed Sheeran: “No, Chris, non puoi capire, devi andare a farti intervistare da quello, non puoi perdertela, non si capisce niente! Tu nel dubbio annuisci!”.
Prima manche in cui i quattro finalisti duetteranno ognuno con il proprio giudice, all’annuncio gIANMARIA ha provato a farsi ingaggiare come triangolista dai Bengala Fire, ma non c’è stato niente da fare: gli tocca Emma. La seconda parte è solo un intervallo poco interessante tra i Coldplay e i Maneskin, la terza, quella dedicata agli inediti, invece è particolarmente interessante, essendo canzoni talmente anonime che già le avevamo dimenticate, così ogni volta è come la prima volta, ci sentiamo dentro una versione trash di “50 volte il primo bacio”, ma al posto del bacio metteteci un naturale istinto a inseguire gli spigoli di casa per procurarci del dolore.
L’edizione più noiosa della storia di X-Factor, che, ci teniamo a sottolinearlo, resta comunque, nonostante tutto, lo show televisivo meglio fatto dell’intero palinsesto italiano, perlomeno non si chiude nella maniera più scontata, con la vittoria di gIANMARIA, che era di gran lunga il più ascoltato sulle piattaforme, di gran lunga il più telegenico, di gran lunga il più vicino ai gusti della più larga fetta di pubblico, ovvero i giovanissimi. Il Jerry Calà triste della musica italiana gli strappa sotto il naso la vittoria al foto finish. Libidine.
I cantanti
Fellow – Voto 4: Tocca a Fellow, in occasione della finale vestito come Solange, ma meno sobrio, rompere il ghiaccio insieme a Mika sulle note di “Underwater” di Mika, sperando l’esibizione piaccia al suo giudice che è sempre Mika. È il primo eliminato della serata, lui eh, non il suo sarto; ci mancherà tanto, mentre canta, giocare ad osservarlo ed esclamare: “Guarda! Guarda! Mi segue con gli occhi!”.
Baltimora – Voto 5: Baltimora in prima manche reinterpreta “Otherside” dei Red Hot Chili Peppers insieme a Hell Raton; entrambi suonano in cima ad un trespolo che ruota lentamente al centro del Forum D’Assago, e Baltimora non si capisce se è terrorizzato dall’altezza, schifato da Manuelito alla batteria o è proprio lui che quando canta frigna così, come se si stesse schiantando al suolo da un momento all’altro.
In seconda manche propone il suo medley, fortemente sconsigliato l’ascolto a chi è alla guida. A sorpresa arriva fino in fondo alla gara, come quelli che barano nelle maratone comparendo all’improvviso a 100 metri dal traguardo, e vince. “Questa cosa non ha alcun senso”, e come dargli torto?
gIANMARIA – Voto 5: Emma Marrone ha la straordinaria capacità di trasformare qualsiasi pezzo in un pezzo di Emma Marrone, così “La Nostra Relazione” di Vasco Rossi diventa…be, al momento non ci sovvengono titoli di canzoni di Emma Marrone, ma insomma, avete capito. gIANMARIA continua ad offrire qualcosa, non sappiamo esattamente cosa ma diamo la colpa al nostro spacciatore; in seconda manche logica vuole che canti in featuring con il suo logopedista, ma da come canta si capisce benissimo che un logopedista non ce l’ha. I
l suo medley ci ricorda, ahilui, tutti gli omicidi musicali commessi in questa edizione, ma in compenso le comparse sottopalco che lo invocano come se fosse un cantante vero sono automaticamente candidati ai David di Donatello, ma lo perdono con Mastandrea; un classico.
Nota di merito per come e quanto se ne frega di un’evidente impreparazione e con una gran faccia tosta si mangia letteralmente il Forum d’Assago. Non si può dire che non abbia fegato il ragazzo, infatti prima dell’annuncio del vincitore dichiara “Io sono scarso a parlare”…ma va?! Non vince, ma rimane l’unico con un’identità discografica riconoscibile, anche se vorremmo proprio guardarli in faccia quelli che entrano in un negozio di dischi e chiedono di gIANMARIA.
Bengala Fire – Voto 6,5: Il duetto con Agnelli sulle note di “In Between Days” dei Cure va bene perché sia loro che Agnelli giocano in casa, anche nel medley si dimostrano un po' più avanti di tutti gli altri concorrenti. Agnelli: “Vengono dal Veneto e in un mese e mezzo hanno fatto saltare tutti dentro il Forum”, ma probabilmente si riferiva al programma della Palombelli.
Supponiamo che l’arrivo in finale di gIANMARIA, Fellow e Baltimora sia servito solo a farci accorgere che in questo noiosissimo dramma televisivo loro erano i nostri preferiti, più per simpatia che per altro eh…però vederli andar via subito dopo i Maneskin, dai quali li divide, bisogna dirlo, un abisso incolmabile, mette un po' di tristezza. Uscendo dichiarano: “Ora dobbiamo farci il c… per tornare qui”, certo, è un’opzione, ma anche scrivere bei brani ci sembra una buona idea. Agnelli: “C’è già un’agenzia che li vuole con loro”, con ‘sta crisi immobiliare dai, non resta a casa nessuno, almeno questo.
Il conduttore
Ludovico Tersigni – Voto 3: L’intervista con i Coldplay è veramente imbarazzante, “Che spettacolo, non mi ricapiterà mai più di incontrare Chris Martin”, e Chris Martin ringrazia. In compenso stasera indossa finalmente un vestito consono alla sua posizione: “Facciamo un litrozzo di rosso della casa? Ah si, e una leggermente frizzante”. Scherzi a parte, il ragazzo è molto simpatico, ma l’impressione è che sia stato lanciato nella mischia decisamente troppo presto, se la mission era non far rimpiangere Cattelan, si può considerare purtroppo fallita.
Sul finire della puntata, prima dell’annuncio del vincitore, si lancia in un monologo di ringraziamenti che ricorda quello del Verdone parroco logorroico in “Viaggi di nozze”, si ricorda pure del compagnetto di banco delle elementari, non manca nessuno; caruccia come idea eh, ma per l’anno prossimo magari prenotiamoci un conduttore che lo sappia fare di mestiere, basta buttare le mani in un qualsiasi network radiofonico e se ne trovano a bizzeffe. “Ascoltaci oh Signore”.
I giudici
Manuel Agnelli – voto 5: Esemplare il trasformismo di Manuel Agnelli, capace di spassarsela in prima manche insieme ai Bengala Fire sul palco per poi sedersi alla cattedra e dispensare moine come una bambina con le treccine bionde venuta fuori dal libro “Cuore”. Tutta l’edizione così, alla fine è plausibile perdere un po' di credibilità, no? Pensare che si sia lasciato ingoiare dal personaggio televisivo, ed è un peccato, almeno per chi, come noi, lo stima.
Emma – voto 4: Il capello corto che sfoggia in finale, bisogna dirlo, le sta un gran bene, peccato per il trucco da camminata della vergogna. Presentato stasera durante lo show anche il trailer di “A casa tutti bene”, serie firmata da Gabriele Muccino della quale è una delle protagoniste, per dire che fine ha fatto Muccino. Quest’anno ha pensato bene di lasciare a casa il suo stile caciarone e non è che si sia rivelata questa grandissima idea.
Mika – voto 5: Vestito come il segnale di prove tecniche di trasmissione della Rai, perde il suo Fellow già in prima manche. Edizione piuttosto anonima, se non fosse per gli abiti sgargianti lo potevamo confondere con uno del pubblico. Ma è il trend dell’anno il buonismo a tutti i costi, non gliene facciamo una colpa.
Hell Raton – Voto 4,5: In pratica la tattica di Manuelito quest’anno era nascondersi lui, nascondere i suoi concorrenti e incrociare le dita; e a sorpresa funziona. Il suo Baltimora arriva fino alla finale giusto per esclusione e la vince anche, oppure ha tanti parenti, non c’è altra spiegazione.