AGI - Giovedì 16 riparte X-Factor, il talent show musicale targato Sky. Un’edizione rivoluzionaria, quella 2022, che dimostra ancora una volta come la versione italiana dello show, appena cancellato in Gran Bretagna, lì dov’è nato per mano di Simon Cowell nel 2004, cerchi sempre non solo di stare sul pezzo ma, potendo, di anticipare i tempi.
Lo conferma in conferenza stampa anche Gabriele Immirzi, CEO Fremantle, la società che produce il format: “Sky dalla prima edizione ci ha sempre spinti a innovare, Damiano in tacchi a spillo che fa la lap dance in un altro Paese non l’avreste mai visto”.
Come già annunciato negli spot in alta rotazione da settimane, quest’anno si abbandonano le categorie, niente più suddivisioni in band, under uomini, under donna e over; una scelta che Eliana Guerra, curatrice del programma, spiega sostenendo che X- Factor “Racconta la musica e attraverso la musica vuole raccontare la vita. Abbiamo osservato i ragazzi e ci siamo resi conto che si confrontano, si cercano, si amano, si uniscono, sempre semplicemente come persone, come esseri umani, quindi siamo partiti da qua, era imprescindibile”.
È evidente però che la scelta sia anche di natura artistica, autoriale, “Con le categorie – prosegue la Guerra - si rinunciava a delle progettualità, o avere dentro qualcuno di cui tutto sommato non eravamo convintissimi”; i giudici, per il secondo anno consecutivo Manuel Agnelli, Emma Marrone, Hell Raton e Mika, avranno solo il limite di un solista e una band per squadra, per il resto potranno sbizzarrirsi, rinfrescando così un format che negli anni stava fisiologicamente tendendo all’appiattimento.
Se i giudici sono stati riconfermati in blocco, cambia il conduttore, già da mesi è stato annunciato Ludovico Tersigni, giovane attore protagonista di serie cult per teenager come “Skam Italia” e “Summertime” e nipote di Diego Bianchi, il Zoro di “Propaganda Live”; una missione molto complessa quella del ragazzo di Roma, che eredita il ruolo che per tanti anni fu di Alessandro Cattelan, al quale tutti si sono ricordati di augurare buona fortuna per la sua prossima avventura in Rai, con il quale però pare non ci siano stati contatti diretti, “ma se dovesse capitare – spiega Tersigni - gli chiederò molti consigli. La sua è stata una scelta importante, ha sentito l’esigenza di un cambiamento e ha lasciato spazio a un giovane”.
Per quanto riguarda invece i suoi riferimenti televisivi non ha dubbi: “A me è sempre piaciuto lo stile di Fiorello, cercherò di portare quell’energia”, mentre allo zio Zoro qualche chiamata è stata fatta ma non per avere indicazioni lavorative: “A Diego non ho chiesto consigli di conduzione ma consigli di vita, è sempre un faro e da sempre ottime risposte”. “Abbiamo pensato che dopo la bellissima storia d’amore con Cattelan – spiega ancora Eliana Guerra - era il momento di trovare un’altra soluzione, un conduttore che fosse uno di loro, che potesse portare la grinta e l’energia che hanno i ragazzi sul palco. Ci siamo conosciuti e scelti e siamo molto orgogliosi”.
La rivoluzione passa anche dal pubblico in sala, che non vedremo durante la fase di selezioni, più o meno il primo mese e mezzo di programmazione, ma che tornerà una volta che arriverà il momento dei live; “è una scelta creativa – dice ancora Gabriele Immirzi – per non avere distrazioni, per mettere la musica al centro e creare un clima più autentico”.
Entusiasti della ripartenza i quattro giudici, per Hell Raton sedersi nuovamente alla cattedra di XFactor è un pò “come tornare in famiglia”; “Mi diverte tantissimo – dice Emma - mi piace l’aria sana che si respira, nonostante le difficoltà, siamo stati coccolati, tutelati, amati. Fare questa full immersion aiuta anche noi, se ti approcci con umiltà si può imparare moltissimo”.
“Dalla nostra parte, rispetto l’anno scorso – racconta Mika - abbiamo respirato un’aria più libera”, una libertà che si declinava anche in scontri alla scrivania dei giudici, a quanto pare, anche piuttosto accesi: “Tra di noi non ci siamo parlati per giorni, abbiamo litigato nei camerini, l’anno scorso eravamo in punta di piedi”.
“Abbiamo quattro punti di vista giustamente diversi – spiega Manuel Agnelli - quindi spesso ci troviamo attaccati sulle nostre ragioni di vita, per questo alle volte i toni si accendono in maniera importante. Siamo lì anche per quello, per mettere la nostra personalità. Nel programma si vede la parte frizzante, emozionante, ma abbiamo lavorato molto, siamo stati molto concentrati, non litighiamo per vanità ma per approfondimento professionale”.
Per quanto riguarda invece lo show la voce degli Afterhours ha le idee molto chiare: “A me interessa la parte del racconto musicale” e porta come esempio il percorso dei Maneskin, che proprio dal team di Agnelli sono partiti per poi guadagnarsi il palco di Sanremo, vincere il Festival, vincere l’Eurovision Song Contest e, al momento, orbitare tra gli dei dell’Olimpo della musica mondiale.
“Il rock dei Maneskin per noi è un’interpretazione, per i ragazzi è una cosa completamente nuova, è la prima volta che vedono una band suonare, va vista la cosa dal punto di vista del pubblico, che non siamo noi”. La sensazione è che, a ben ragione, la band romana da oggi in poi rappresenterà, chissà, magari anche fuori dall’Italia, la più folgorante vittoria del format dai tempi degli One Direction, che comunque in questo senso hanno avuto vita più facile venendo fuori dalla versione britannica dello show, che da inevitabilmente una visibilità immediatamente globale.
“Siamo orgogliosi dei Maneskin – conclude Eliana Guerra - XFactor ha una grande responsabilità nei confronti dei giovani, dobbiamo dirgli che bisogna farsi il c…o e serve tempo, la musica è seria come una qualsiasi facoltà; X-Factor intercetta un talento, ti permette di metterlo a fuoco, questo è il racconto dei Maneskin, questo è il messaggio di XFactor, che non è un programma che vuole buttare sul mercato roba, io penso che la storia dei Maneskin, a cui auguriamo ogni bene, è proprio questa: ragazzi giovani che si impegnano affinché qualcosa accada”.