AGI - “Sentite come cambia il calcio con il pubblico allo stadio? Sentitelooo”. E’ l’urlo di Fabio Caressa, voce di Sky a dettare la linea di questi Europei che con Italia- Turchia riportano i tifosi sugli spalti dell’Olimpico post Covid.
Più del pallone e della sfida tra Italia e Turchia, di Mancini e di Senol Gunes, stasera in tv su Sky e su Raiuno al centro del campo e del piccolo schermo ci sono i suoni, i rumori, i canti e i fischi che hanno ridato finalmente voce agli stadi per troppo tempi afoni.
“Oggi riaprono gli stadi, è tempo di asciugarsi le lacrime, di rialzarsi e vincere”, sprona Caressa come al solito, ma stasera di più.
E’ la notte in cui la tv amplifica i suoni che arrivano dall’Olimpico resuscitato e non serve alzare il volume per far sembrare una folla sterminata quei 15mila ammessi dai protocolli allo stadio. Caressa e Bergomi su Sky, i colleghi Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro su Raiuno, con Enrico Varriale e Claudio Marchisio protagonisti del pre-partita, sottolineano la centralità del pubblico, che, analizza Rimedio, “durante il lockdown cantava l’inno sui balconi e adesso finalmente è tornato a farlo negli stadi”.
La tv esalta i boati dei tifosi, i fischi, gli inni nazionali cantati a squarciagola da turchi e azzurri, l’urlo di Caressa per l’autogol dei turchi e il secondo gol di Immobile, il Gugliemo Tell della banda della polizia il ‘Nessun dorma’ intonato da Bocelli vestito d’azzurro, il “Sorriso grande” di Alessandra Amoroso, brano-inno di Sky degli Europei e la performance digitale del video mozzafiato di Garrix, Bono e The Edge, sulle note di “We are the people”, girato a Londra ma virtualmente trasportato e ambientato all’Olimpico, grande protagonista della cerimonia d’apertura. Suoni magici e aggreganti nella tv che nel lockdown raggiungeva il picco d’ascolto alle 18, ora del bollettino della Protezione civile che contava morti e ricoverati del Covid.
Restano le mascherine, celesti e soprattutto tricolori inquadrate prima del fischio d’inizio dalle telecamere di Sky e Rai che indugiano anche sulle parrucche pendant, i selfie dei tifosi e i cori: “E’ una normalità che emoziona” osserva Gianluca di Marzio , esperto di calciomercato, tra gli ospiti del conduttore Alessandro Bonan insieme a Billy Costacurta, Paolo Condò e Sandro Piccinini in “Sky Euro Show”. Rula Jebreal disapproverebbe perché c’è una sola donna nello studio, Cristiana Girelli bomber della nazionale femminile, per l’occasione in sfolgorante giacca arancione. La parità di genere è più rispettata su Raiuno dove la padrona di casa dall’Auditorium del Foro Italico, è Paola Ferrari e con Marco Tardelli, Luca Toni, spicca Milena Bertolini, ct della nazionale femminile.
I suoni, i rumori, la normalità e poi Totti e Nesta che aprono la cerimonia inaugurale con due palloni tra le mani e, soprattutto il ct Mancini, parecchio celebrato nel prepartita molto tendenza Mancini con le telecamere addosso al ct impeccabilmente vestito in abito chiaro (i social rimproverano in realtà lo stile “cameriere”) e anche negli spot che lo accompagnano, con lui, snello e fico, testimonial-attore di quelli di Regione Marche e di Poste Italiane.
Alla fine del primo tempo tiene banco il rigore (il terzo dei tre dubbi) negato all’Italia mancata. Su Raiuno ne parlano subito Varriale e Marchisio: Paola Ferrari in abito verde smeraldo con spacco strategico duetta con il moviolista Tiziano Pieri. E si scatenano le polemiche. Signori, il telecalcio è tornato. Evviva.