AGI - La finale di X-Factor si apre con mini esibizioni dei concorrenti eliminati, molti di loro siamo quasi certi di non averli mai visti prima; ma ad un certo punto arriva Vergo che canta “Bomba” e ci ricordiamo di quella splendida serata, qualche giovedì fa, quando l’abbiamo visto lasciare il palco e abbiamo già pregustato il fatto che non avremmo mai più dovuto ascoltare “Bomba”.
Super ospiti i Negramaro, Giuliano Sangiorgi svela che mentre cantava guardava Emma e pensava: “Guarda quanta strada abbiamo fatto”…vabbè. Alessandro Cattelan appare da subito visibilmente commosso nel suo pigiama, a fine puntata annuncia il suo addio al programma, tutto sommato ci sta e sostituirlo sarà pressoché impossibile; rivolgendosi alla produzione dice “Probabilmente vi metterò un po' in difficoltà”, mentre i responsabili dello show sbarrano le uscite. Ma lui ci serve altrove, al festival di Sanremo, a portare una visione finalmente nuova della musica anche nel tempio intoccabile dei colletti bianchi.
Gli Artisti
Little Pieces Of Marmelade (9): Aprono la prima manche duettando con un Manuel Agnelli a petto nudo che gli mostra esattamente come non saranno mai…così in forma. Scherzi a parte, Agnelli ha ragione: la loro dimensione è quella dei clubbacci. La loro presenza in finale dovrebbe rappresentare una vittoria per X-Factor, che ha proposto e raccontato alla perfezione una musica che in questa nuova discografia ingolfata di Blind e simili rischia di scomparire. A questo proposito, il momento in cui accompagnano all’uscita il rapper perugino è più commovente de “L’olio di Lorenzo” e del gol di Grosso alla Germania messi insieme. Concludono la loro ultima esibizione spaccando una chitarra, se vincono cercano N.A.I.P. dietro le quinte per pestarlo, così, gratis, per festeggiare. Per fortuna del cantautore calabrese i due non vincono e ci sentiamo di dire: meglio così. Non avremmo mai voluto che qualcuno li confondesse con dei concorrenti di X-Factor, non lo sono stati nemmeno un secondo.
Blind (4,5): Se Blind ha un futuro è esattamente su un palco a duettare con Emma, entrambi condividono questo stupefacente dono dell’intercambiabilità, nel senso che togli Emma e ci metti Alessandra Amoroso o Giordana Angi ed è uguale, togli Blind e ci metti Irama o Benji&Fede e viene fuori la stessa cosa. Due minuti in cui succede esattamente tutto quello che non dovrebbe e non sarebbe mai dovuto succedere alla musica italiana. Agnelli dice: “Sul palco ti senti a casa tua”, solitamente si dice di quegli ospiti rompiscatole che entrano in casa e mettono le mani dentro al frigo e lui ha esattamente quell’atteggiamento. La sua eliminazione all’ultimo step è davvero una sorpresa, i suoi numeri sono esponenzialmente più alti di tutti gli altri concorrenti messi insieme, tant’è che lascia il palco brandendo un disco d’oro della FIMI. Allora la domanda sorge spontanea: chi ascolta Blind durante la settimana che fine ha fatto alle 23 di stasera? La nostra teoria è che siano stati mandati tutti a letto senza cena dai genitori per essere stati beccati durante la settimana ad ascoltare Blind.
N.A.I.P. (7): Il duetto con Mika ci porta direttamente dentro Cartoonia, tutto molto divertente, ma non basta, è il primo eliminato della serata, è evidente che quegli otto radical chic che lo votavano compulsivamente stasera avevano un compleanno. Non sappiamo cosa gli accadrà uscito da X-Factor, ma non ci dimenticheremo di lui, questo è certo.
Casadilego (7): Incidete immediatamente la versione di “Stan” di Casadilego ed Hell Raton, semplicemente perfetta. Detto ciò la seconda manche ci apre gli occhi su una triste realtà: brava è brava, a tratti bravissima, ma ha il carisma di Marzullo, che anche lui è bravo eh, ma resta comunque l’ultima ancora di salvezza degli insonni. È la predestinata alla vittoria finale da quando ha messo piede davanti alle telecamere e tutto sommato è giusto così.
I Giudici
Manuel Agnelli (8): è evidente la voglia, nella sua esibizione, di fare qualcosa sopra le righe, così si presenta a petto nudo roteando il microfono manco fossimo allo Sziget Festival, inutile dire che il contesto più che altro strappava un sorriso, una parte di noi strizzava gli occhi pregando “No, dai, non farlo Manuel, dai, smettila!”. Presentando i suoi LTPOM invita il gentile pubblico a fornicare durante i quattro minuti di esibizione concessi ai concorrenti per i loro Best Of…quattro minuti, ottimista. Il percorso che compie con il suo duo rock crossover è una favola moderna.
Emma Marrone (6,5): Quando canta “Latina” ci ricordiamo cosa fa nella vita, da dove viene e perché non abbiamo mai capito il motivo del suo successo. Detto ciò, è uno dei migliori esordi dietro la scrivania dei giudici, il suo personaggio accerchiato da persone che orbitano tutt’altro aspetto della musica fa trama, fa sangue, è divisorio, quasi provocatorio.
Mika (6): Non avrà vinto X-Factor ma si porta a casa il premio per il vestito più rosa della storia della televisione, in pratica è il confetto di un battesimo di provincia scelto da una coppia di genitori daltonici. La sua esperienza quest’anno è stata condizionata da una scelta sconsiderata in prima selezione, è stato salvato solo perché N.A.I.P. è rimasto più simpatico al pubblico di quanto chiunque si potesse aspettare.
Hell Raton (7): Molti avranno notato il fatto che in questa avventura il suo posto l’abbia condiviso con tutti gli artisti dentro o vicini alla Machete Crew, che ha anche forse spinto un po' troppo le sue ragazze in quella direzione, ma i più attenti si renderanno conto altresì che in questa edizione di X-Factor è stato spiegato per filo e per segno, sotto ogni aspetto possibile, un modo di intendere la musica che è quello del presente e del futuro. Il momento della sua esibizione personale insieme a Lazza e Mara Sattei (semplicemente divina) è una specie di showcase del futuro. Se la sua Casadilego vince non è un caso.