I l quinto live di X-Factor è serata da doppia eliminazione, importante dunque capire chi supererà questo scoglio riuscendo così ad andare in semifinale, per chi uscirà oggi comunque già pronto un contratto per il prossimo tutorial a “Detto Fatto” in cui insegneranno alle massaie di tutta Italia come non fare impazzire la maionese canticchiando i Metallica.
Gli Artisti
Little Pieces Of Marmalade (9): In settimana gli Smahing Punpkins hanno condiviso la loro versione di “Bullet With Butterfly Wings”, questa settimana ci riprovano con “I Am the Walrus” dei Beatles, se il gioco di ricondivisioni funziona nuovamente la prossima settimana li faranno palleggiare con la maglia numero 10 del Napoli, non si sa mai. Lasciando stare i santi, le interpretazioni sono sempre di livello, la loro “Digital Cramps” in seconda manche poi è una roba da localacci della Berlino più hard. Adovabili.
Cmqmartina (8): “La prima cosa bella” è la cosa più bella cantata finora da Cmqmartina, finalmente viene fuori l’essenza di una ragazza dai numeri molto validi. Peccato per la seconda esibizione, perché il brano funziona ma lei lo canta col fiatone; molti pensavano che fosse la concorrente più debole del team Hell Raton, a noi sembrava la più centrata. L’impressione è che ne sentiremo ancora parlare.
Blind (5): Blind non è un cantante, è un cyborg con le sembianze di Ultimo creato per adattarsi perfettamente al mercato discografico contemporaneo. Questo lo rende estremamente funzionante, ma anche estremamente noioso. Mika dice che il singolo “Affari tuoi”, presentato in seconda manche, è debole, per noi è seconda in bruttezza solo alla giacca indossata mentre la canta, rappresentazione assoluta del decadentismo musicale che stiamo vivendo, questa continua asta al ribasso, dove si insegue la semplicità a tutti i costi e niente che resti tra le mani. È un po' triste.
N.A.I.P. (6): Assegnazione azzeccata, prestazione autorevole, però dategli qualcosa da fare mentre si esibisce perché sul palco si muove come un dilettante allo sbaraglio. Va al primo ballottaggio ma si salva probabilmente perché il pubblico non lo vuole a piede libero. Certo, dall’avanspettacolo all’avanguardia il confine, ci dimostra, può essere sottilissimo, infatti in seconda manche tira fuori il pezzone, questa “Partecipo” non è solo scritta e strutturata bene, ma è anche un pugno allo stomaco quasi senza precedenti. Alla fine l’impressione è che ce le abbia cantate in faccia e forte.
MYDRAMA (7): Certamente l’esibizione migliore del suo percorso, la sua versione di “Piccola anima” è migliore di quella di Ermal Meta, anche se non è che ci volesse tanto. In seconda manche canta “Crudelia” di Marracash e tornano fuori tutti i suoi limiti, a questo punto è la più debole. Nonostante ciò arriva supera indenne la puntata. Highlander.
Melancholia (8,5): Autorevoli, belli da ascoltare e da vedere, il brano è “Hunter” di Bjork, grado di difficoltà: “bacio al proprio gomito”; loro ne escono fuori con una scioltezza degna di ben altri palchi. Escono al primo turno, nettamente da migliori, dovrebbe dispiacerci, ma anche no, perché così ci ricordiamo che si tratta di uno show televisivo, il che rende tutto più divertente. Li risentiremo presto e con piacere.
Casadilego (6): La nobilitazione di “Dance Monkey” in prima manche funziona fino ad un certo punto; lei se ne esce con la sua solita classe, ma il risultato è fiacco, moscio. Molto meglio in seconda quando tiene testa a “Yesterday” dei Beatles, da far saltare un battito di cuore.
I Giudici
Mika (7): Il duello con Agnelli vale i soldi dell’abbonamento di Sky e, ai punti, perde. Si aggrappa sugli specchi per provare a screditare chiunque gli capiti a tiro, ha guardato un attimo in camera e ci siamo sentiti giudicati per tutto quello speck nella pizza.
Manuel Agnelli (10): Si presenta in versione guerrigliero, blasta con il microfono tra i denti, dispensa continui “è solo la tua opinione”. Dopo l’esclusione dei Melancholia, per protesta, riduce i suoi interventi a “bravissimo”; poi sbotta quando Manuelito gli tocca i Little Pieces Of Marmalade, regalandoci uno dei momenti più vivaci della storia di X-Factor. Menomale.
Hell Raton (8): Vestito come un Oompa Loompa, partecipa attivamente alla perenne rissa orchestrata alla cattedra; quando prova, con un po' di strategia, a rispondere ai colpi, scatena l’ira funesta di Agnelli. È bello vederlo difendere le sue ragazzine come un fratello maggiore truccato come uno della famiglia Orfei.
Emma (s.v.): Qualcuno evidentemente le fa notare che tutta quella sequela infinita di “Sono onesta”, “Devo essere onesta” e “Devo essere sincera”, aveva stufato. Lei decide di non dirlo per tutta la puntata e infatti resta praticamente sempre zitta. Non pervenuta.