I l secondo live della 14esima stagione di X-Factor passerà alla storia del programma come il primo da oltre dieci anni senza Alessandro Cattelan, isolato a casa con il Covidv. A sostituirlo Daniela Collu, quella che la scorsa settimana voleva mettere in “posizioni scomode” Hell Raton. Forse per questo Manuelito si presenta seduto dietro la cattedra dei giudici con la pettinatura “a schiaffo” di Pina Fantozzi quando voleva conquistare Diego Abatantuono.
X-Factor senza Cattelan più o meno è un Festival di Sanremo con meno fiori e senza balletti fighi. Prima eliminazione della stagione, Eda Marì se l’è vista con il concorrente cui inedito è stato meno ascoltato durante la settimana appena trascorsa, contando la somma degli stream su Spotify, YouTube e Itunes; in pratica una gara a chi ha più parenti.
A sfidare la cantautrice calabrese c0'è Santi, la quota indie nel cast di quest’anno. Immaginate Calcutta con le sembianze del ragazzino cattivissimo dell’ultima stagione di “Breaking Bad”. Eda Marì purtroppo non ce la fa, ce la dimenticheremo con affetto.
Gli artisti
Little Pieces of Marmelade (8): Manuel Agnelli assegna al duo “Sabotage” dei Beastie Boys, la tattica è evidentemente capire fino a che punto il pubblico televisivo è pronto alla musica vera da garage. I due ragazzi spaccano; Emma nel giudicarli si chiede qual è il loro futuro. Risposta facile: spaccare finchè glielo permettono e poi tornare a casa a non vendere dischi pop.
MYDRAMA (6): “Bella così”, il brano di Chadia Rodriguez assegnatole da Manuelito, è talmente brutto che nemmeno la solita produzione ipercool di Drillionarie riesce a salvarla. MYDRAMA la canta bene, al meglio, per questo merita la sufficienza, ma il punto è proprio che il pezzo è un’insopportabile sequela di clichè.
N.A.I.P. (4,5): Nella clip sostiene di voler raccontare l’evoluzione dell’uomo con “Bla Bla Bla” di Gigi D’Agostino che, musicalmente parlando, è uno dei gradini più bassi della suddetta evoluzione. Chiariamoci subito, siamo assolutamente pro l’estro di N.A.I.P., anche solo per la sua capacità di interrompere la liturgia del format, ma l’esibizione è assolutamente imbarazzante, sembra un video Tik Tok fatto da un ragioniere e venuto male; detto ciò è riuscito a farci ascoltare Gigi D’Agostino distraendoci dalla voglia di vandalizzare il salotto di casa per la rabbia.
Blind (7): Il brano funziona, il pigiama di Elettra Lamborghini molto meno, in compenso funziona benissimo sul corpo di ballo intorno a lui. Il ragazzo certamente si è sciolto, forse forte dell’aria da alta classifica che ha respirato con il suo inedito in questa settimana; si aggira sul palco totalmente a suo agio come un bulletto nel cortile a ricreazione in cerca di qualcuno da picchiare solo per il gusto di farl. Ha tutti gli ingredienti per sfruttare X-Factor come trampolino di lancio per ottenere un sacco di follower su Instagram.
Cmqmartina (5): Canta con rispetto “Il mio canto libero” di Lucio Battisti mettendoci anche le sue sonorità elettroniche più familiari. Sarebbe tutto quasi perfetto se non fosse per un beat dance che parte sul ritornello degno dei peggiori lidi estivi di provincia. Peccato, perché la ragazza c’ha i numeri veri.
Manitoba (5): L’intesa della coppia è evidente, sono molto carini, salgono sul palco portando la propria storia d’amore, il sospetto è che siano arrivati a X-Factor grazie ad un amico che gli ha regalato uno Smartbox per il compleanno. Suonano un pezzo dei Ramones ma riescono ugualmente ad annoiare, che non è mica facile, infatti vanno a casa e, con tutto l’affetto del mondo, non ne sentiremo la mancanza.
Melancholia (9,5): Meravigliosamente inquietanti; e bravi, i più bravi, indiscutibilmente. Suonano un brano difficilissimo, “Bloody Money” di Poppy, e riescono anche a fornire una delle esibizioni migliori mai viste sul palco di X-Factor. Best of.
Blue Phelix (5,5): Ci mette passione, ma è del tutto acerbo come artista, cioè non è ancora un artista, che tra il seme di un pomodoro e un pomodoro la differenza è piuttosto netta, specie se hai fame. Non è pronto per il mondo della musica, è troppo incastrato dentro se stesso e la musica non viene fuori.
Vergo (5): Mika gli assegna “Ritorno da te” di Laura Pausini, lui commenta: “So che è un pezzo da non toccare”, per quanto ci riguarda può toccarlo, smanacciarlo impunemente. Non è questo il punto, Vergo non è un concorrente forte, non dà nulla dentro X-Factor e non capiamo cosa possa dare fuori. Non sfugge la velata metafora degli scenografi che decidono di farlo cantare in mezzo ad una serie di palle giganti.
Santi (5,5): Esibizione che risulterebbe totalmente anonima se non fosse che il pezzo di Frah Quintale funziona che è una bomba e lui non lo canta affatto male, anzi, se ha una capacità è quella di stare sempre molto dentro ciò che canta, una dote comune tra quei giovani artisti che ancora troppo vuoti di vita gli riesce facile riempirsi con la roba degli altri. Ma Mika la dice giusta: è grezzo, ma non grezzo tipo cantautore indie imperfetto e accattivante, più grezzo tipo Cletus dei Simpson.
Casadilego (9,5): Esplorando il mondo del pop internazionale contemporaneo non esiste sfida più complessa di rielaborare una qualsiasi cosa che viene fuori dalla bocca di Billie Eilish; lei ne esce con una classe eterea, un fascino surreale, una roba da riascoltare insomma e ne passano poche di robe così in tv.
I giudici
Emma (6,5): tenta di picchiare duro ma la blastano alla prima virgola, lei tenta la reazione e smuove le acque, il che ci sta, che da questo lato il perbenismo televisivo ci annoia da matti.
Mika ed Hell Raton (6): Voto unico, politico, perché restano ingoiati dai battibecchi tra Emma e Agnelli.
Manuel Agnelli (7): Forse per noia o forse perché gli ha rigato la macchina, non si capisce, ma decide di concentrarsi nel bullizzare Emma ogni volta che mette la bocca davanti al microfono. Un passo avanti agli altri gli spetta per la scelta della squadra che si conferma la migliore e lui ci gioca che è un piacere.