AGI - Chi saranno i nuovi giudici di XFactor? Ufficialmente i nomi dell’edizione 2020 di X-Factor saranno annunciati durante #EPCC, il talk di Alessandro Cattelan in onda in diretta in prima serata su Sky Uno.
Cattelal ricoprirà ancora una volta il ruolo di conduttore del talent musicale, senza bisogno di particolari annunci e senza alcuna sorpresa. Ma Davide Maggio, giornalista ben informato sui dietro le quinte del mondo della televisione, ha già spoilerato sul suo sito e relativi social
I quattro nomi fatti dai bene informati
Secondo queste indiscrezioni il talent va incontro a una rivoluzione rispetto alla stagione precedente, considerata fallimentare sotto diversi punti di vista. A sedere dietro la cattedra dovrebbero esserci due novità e due grandi ritorni: Emma Marrone, Manuel Agnelli, Mika e Emis Killa.
Quattro nomi per tre situazioni abbastanza diverse: la prima accomuna Mika e Manuel Agnelli, sarebbero dei ritorni come sa benissimo chi segue la trasmissione. Il cantautore e showman di Beirut ha guidato una categoria di aspiranti artisti per tre stagioni; sedia lasciata proprio al leader degli Afterhours che, anche lui dopo tre edizioni, nel 2018 sbatté la porta dichiarando di non voler “diventare un pupazzo”.
Chi passa da un talent all'altro
Emma Marrone deve la sua carriera ad un talent, anche se sponda Mediaset: vinse infatti la nona edizione di 'Amici' di Maria De Filippi, da lì una carriera che l’ha portata fino a vincere a di Sanremo nel 2012 con il brano “Non è l’inferno” e a diventare una delle più seguite artiste del panorama musicale pop italiano.
Più complessa la vicenda di Emis Killa, che è l’unico dei quattro presunti giudici ad aver risposto a Davide Maggio in maniera tanto semplice quanto esplicativa: “Mi piacerebbe ma è una cagata”.
Con queste carte sul tavolo, dunque, Cattelan dovrebbe svelare solo un nome ancora ballerino e la casella che manca è esattamente quella del rapper, immancabile dai tempi di Fedez e occupato l’anno scorso da Sfera Ebbasta.
Un ruolo anche necessario considerate le quotazioni del genere sul mercato discografico italiano; non avere un rapper in giuria significherebbe snobbare una grossa fetta di pubblico, quello dei più giovani, che è anche il più numeroso, e non è errore che una società come Fremantle, che produce lo show, si sognerebbe mai di commettere.