Guanti e guerra: A Storie Italiane (Raiuno) Eleonora Daniele dà voce allo sconforto e alle tensione di chi lavora nei supermercati: “Abbiamo molte persone anziane che entrano senza guanti e senza mascherine e quando noi gli chiediamo se non hanno paura sa qual è la loro risposta? “Abbiamo fatto la guerra pensi se abbiamo paura del coronavirus”
La preoccupazione di Muniz: l’attore spagnolo Sergio Muniz ormai vive da anni in Italia ma ha la famiglia vicino Bilbao, tutti chiusi in casa. E’ preoccupato per loro, racconta a Storie italiane, ma ancora di più per la sua compagna, insegnante di yoga, da quasi due mesi in India per tenere dei corsi: non riesce a tornare perché hanno chiuso i voli e al momento la Farnesina, racconta, non può fare nulla..
Atleti: Ci sono persone che patiscono più di altri la quarantena, gli sportivi, introduce Magalli ai Fatti Vostri. Come se la cava il nuotatore Massimiliano Rosolino? Intanto durante il #restoacasa ha deciso, racconta di farsi crescere la barba “stile Tom Hanks in Cast away”. E che fai, nuoti nella vasca da bagno? “Da ragazzino facevo le immersioni nella vasca da bagno, adesso corro sul tapis roulant e su un rullo bici”.
La prima volta di Arcuri. La conferenza stampa della Protezione civile è condotta per la prima volta dal commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri. Fornendo il totale dei positivi, 66414, il 6 per cento in terapia intensiva, parla di “pandemia senza precedenti”, definisce il virus "un nemico invisibile, forte e sconosciuto” e implora “il sacrificio dei cittadini, con il rispetto delle regole”.
La storica preghiera del Papa: Con la sua preghiera per la fine della pandemia, punteggiata dalla pioggia sul sagrato di una piazza San Pietro mai vista così deserta, il Papa, accompagnato dal solo monsignor Guido Marini, maestro delle cerimonie pontificie, alle 18 ha scritto una pagina di storia della televisione. Diffusa da tutte le tv mondiali collegate la sua è la testimonianza visuale della pandemia, forse ancora più forte delle immagini che arrivano dai reparti di terapia di intensiva: “Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi”. Poi, “da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo”, chiede che scenda su tutti, “come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio”.
I capelli del Presidente: Un po’ di raucedine che lo costringe a interrompere il discorso, un bianco ciuffo ribelle da sistemare (“eh Giovanni, non vado dal barbiere neanche io, quindi…”) indirizzato al suo portavoce. E’ diventato in fretta virale il fuorionda targato Tg4 del discorso agli italiani del Presidente Mattarella contenuto nel file inviato per errore dall’ufficio stampa del Quirinale ai media. Un errore sì, ma che accosta come meglio non si potrebbe il Presidente agli italiani alle prese con la quarantena . Nel suo discorso Mattarella ha rivolto il suo pensiero alle persone che hanno perso la vita a causa dell’epidemia ai loro familiari, espresso la sua riconoscenza al personale sanitario e richiamato l’Unione europea alle sue responsabilità: “L’Europa capisca la gravità della minaccia, o sarà tardi”.
Gerundio: “Stiamo provvedendo, stiamo facendo… ma quando uno va al supermercato non paga con il gerundio ma 20 euro, 30, 40 euro”. Daniele Capezzone a Stasera Italia commenta le prime rivolte sociali e gli assalti ai supermercati a Bari e Palermo, criticando l’operato del governo: “Non ha chiaro che molti italiani i soldi non ce l’hanno”. Mentre passano le immagini si collega anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella: “Al Sud c’è il rischio di una rivolta sociale”.
Controlli: Andando in auto a Propaganda live (La7) il vignettista Zerocalcare, racconta in diretta , è stato fermato dalle forze dell'ordine : “Intanto quando mi fermano mi sento sempre come se avessi il cadavere di Mike Buongiorno nel bagagliaio” premette. Aveva l'autocertificazione (“ogni volta che ne esce una nuova mio padre me la metta nella cassetta delle lettere”) ma non la penna“Si so' straniti, mi hanno illuminato la macchina con la torcia, poi mi hanno chiesto di aprire il portabagagli”.. Segue il nuovo episodio della sua striscia “Rebibbia Quarantine” con l'immancabile tappa incubo al supermercato: “Mi so' messo i guanti perchè l'altra volta non ce l'avevo e mi stavano a giustizià vicino ai surgelati...”.
Rocco Casalingo: “Visto il #restoacasa governativo il portavoce del premier Rocco Casalino doveva chiamarsi Rocco Casalingo”. E' la freddura del conduttore Diego Bianchi a “Propaganda Live”.