U na vittoria dedicata alla propria famiglia e all'intera squadra di lavoro, ma anche dedicata "alla mia città, a Taranto, per la quale bisogna fare rumore e che lotta perché c'è una situazione insostenibile". Questa la dedica di Antonio Diodato, vincitore del 70esimo Festival di Sanremo, nella conferenza stampa dopo la premiazione all'Ariston.
L'artista ha quindi parlato di "sensazione stranissima perché il Festival è fatto di attese anche lunghissime e ti carichi di una emotività che non sei in grado di gestire. Sin dal primo giorno sono stato accolto con un calore che non mi aspettavo e mi rende felice per le persone che hanno lavorato con me in questi anni, una famiglia che si è creata intorno a me ed è famiglia piena di amore. e la vittoria la dedico anche all'altra famiglia che si è creata intorno a me, a chi ha scritto questo brano con me".
Da sempre per Diodato musica e canzoni sono un potente veicolo per trasmettere messaggi sociali e in questo senso il concerto del Primo Maggio di Taranto di cui Diodato è uno dei direttori artistici, insieme all'attore Michele Riondino, "Il giovane Montalbano", e al musicista Roy Paci - con Diodato sul palco di Sanremo nel 2019 -, nè è un esempio.
Lo scorso anno, a Taranto, a margine dell'evento, Diodato ha infatti dichiarato che "il concerto dell'1 Maggio di Taranto continua ad essere una manifestazione importante, un grande megafono rispetto ai problemi di questa città". Evidenziando che il concerto dell'1 Maggio ha anche un ruolo di denuncia dei problemi vissuti da Taranto, ma che per l'edizione 2019 ha scelto di ospitare anche testimonianze diverse da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, alle madri di Plaza de Mayo e a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, Diodato dichiarò che "questo palco serve proprio a questo, a creare una cassa di risonanza per lanciare messaggi che devono arrivare il piu' lontano possibile. Cucchi, Lucano, sono persone che rappresentano una determinazione, una forza, e spero che questo possa ispirare anche noi che siamo qui a lottare giorno dopo giorno"
L'evento è promosso dal comitato "Cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti" che sin dalla sua costituzione nel 2012 chiede la chiusura dell'area a caldo della fabbrica, la bonifica e la riconversione economica del centro abitato. Un comitato che così ha commentato il trionfo: "Un artista che con umiltà e duro lavoro c'incanta con la sua voce e il suo talento. Antonio Diodato e' la Taranto che ci piace, la Taranto di cui vorremmo leggere ogni giorno: quella della bellezza. Nel cuore del Comitato e di #unomaggioliberoepensante, non possiamo che esprimergli tutto il nostro affetto e il nostro orgoglio".