P iù del suo ritorno in Rai, a tre anni dalla sua partecipazione, da coach, al talent The Voice di Raidue, la vera notizia è che Raffaella Carrà, a pochi giorni dal debutto, il 4 aprile su Raitre del suo programma di interviste “A raccontare comincia tu”, prodotto da da Rai3 con Ballandi Arts, riveli di essere divorata dall’ansia.
“Più passa il tempo e più ho paura, prima ero più spavalda”, ammette l’icona della tv che nel palmarès ha programmi cult come Milleluci, Canzonissima e Carràmba e, arrivata alla bella età di 75 anni, vanta un’esperienza che le permetterebbe di fare programmi ad occhi chiusi. Facendosi forza, nella prima puntata incontrerà Fiorello, nella seconda Sophia Loren, nella sua casa di Lugano, e quindi in ordine sparso (la sequenza delle altre quattro puntate non è ancora stata decisa), Maria De Filippi, Leonardo Bonucci, Riccardo Muti e Paolo Sorrentino. Saranno dei faccia a faccia molto intimi, tra professione e vita privata, ricordi di infanzia, flash di repertorio, girate tra esterni, il divano dello studio e quello delle case dei personaggi intervistati.
La tv le metterà pure ansia, ma evidentemente ne sentiva la mancanza.
“Questo nuovo programma mi ha convinto, ma l tv stava benissimo anche senza di me, e io non sono una maniaca del video, mi occupo dei nipoti, viaggio, riposo la mente. Ormai sono grande ho avuto tanto dalla tv e posso anche stare senza. Anche se in questi anni mi sono chiesta più volte perché la Rai non mi avesse proposto di rifare Carràmba”.
Dall’ultima edizione di “Carràmba che sorpresa” sono passati 17 anni, e da “Càrramba che fortuna”, dieci. Perché voleva rifarlo?
“Perché in questo momento di “emigrazione al contrario” sarebbe stato molto attuale farlo rivivere. Io ho raccontato un’Italia che si è mossa verso l’estero, soprattutto verso l’America latina e i ricongiungimenti che realizzavamo in studio regalavano dei momenti di grande felicità. In video c’era uno spaccato dell’Italia, non proponevano degli incontri tra fidanzati lontani ma delle storie sociali, che rispecchiavano il vissuto di tante persone. Ho raccolto storie pazzesche, non ho mai pensato di scriverci un libro ma potrei farlo”.
Adesso organizzerebbe carrambate con i loro cari rimasti in Africa?
“Non ho ancora pensato a come potrebbe essere una nuova edizione di Carràmba. Ma sono convinta che oggi verso i migranti oggi servirebbe un’apertura. E’ vero che bisognerebbe sanare delle situazioni delinquenziali, tipo quella degli immigrati che alimentano lo spaccio a Rogoredo, ma tra loro ci sono tante persone perbene. Come erano perbene gli italiani costretti ad andare all’estero a lavorare la terra”.
Ma lei lo aveva proposto alla Rai?
“No, nella mia vita ho sempre avuto la fortuna di essere cercata”.
Ora l’ha cercata il direttore di Raitre Stefano Coletta, come ha fatto a convincerla?
“A Coletta avevo detto no parecchie volte, perché i programmi che voleva affidarmi mi sembravano troppo seriosi. Quando ho capito che “A raccontare comincia tu” tratto dal format spagnolo “Mi Casa Es La Tuya”le mie non sarebbero state semplici interviste ma incontri intimi, ho pensato che volevo farlo davvero. Ed è stato davvero tutto molto arricchente. Sophia Loren, che però si è rifiutata di parlare del corteggiamento serrato che le faceva Cary Grant ormai mi chiama la sua “sorellina” e Fiorello ha alternato momenti di scintillante comicità ad altri in cui mi ha raccontato episodi intimi della sua infanzia. Quasi tutti quelli che ho intervistato hanno avuto un’infanzia non facilissima”.
E la sua?
“Io ho avuto una madre severissima voleva innanzitutto che io studiassi. Mi faceva stare con i piedi per terra, quando mi vide nel programma “Io, Agata e tu” non mi diede nessuna soddisfazione: “Ah eri tu…?”.
C’è qualcuno che avrebbe voluto nel suo programma e non è riuscita a convincere?
“Avrei voluto Roberto Benigni, ma ha gentilmente declinato, telefonandomi, perché sta girando il Pinocchio di Matteo Garrone. Per un attimo poi ho pensato anche a Mina, con cui ho condiviso “Milleluci”, ma ho archiviato subito l’idea: avrebbe giovato alla nostra audience ma non a lei. Se ha scelto da tempo far sentire solo la sua voce perché avrebbe dovuto interrompere la sua assenza proprio con noi? Le ho evitato l’imbarazzo di un rifiuto”.
Perché tra gli sportivi ha scelto proprio Bonucci?
Perché sono juventina da quando avevo 12 anni. E Ronaldo forse sarebbe costato un po’ troppo.
In una puntata intervisterà Maria De Filippi e si dice che sia già pronta a ricambiare il favore andando ad esibirsi nel suo Amici.
“Se è per questo è stato pure scritto che finalmente io e Maria ci riconcilieremo, ma ci siamo viste soltanto una volta ai Telegatti, come avremmo mai potuto litigare? In realtà Maria non mi ha ancora chiesto di andare da lei e sinceramente spero che non lo faccia. Dovrei pensarci un po’ prima di decidere. In quel programma c’è una bellissima energia, ma mi metterebbe ansia pensare di cantare o ballare.
Che cosa le ha raccontato De Filippi nella sua puntata?
E’ l’unica che deve essere ancora registrata e la intervisterò con molta delicatezza, Maria potrebbe essere mia figlia, una figlia avuta a 17 anni”. Credo che parleremo anche di suo marito Maurizio Costanzo. Anche lei se ne è sentita dire tante per questo matrimonio, un po’ come la Loren con Carlo Ponti. I legami con uomini più grandi e di potere vengono spesso legati a raccomandazioni e favoritismi. Non è così: un partner più esperto può darti buoni consigli, aiutarti nelle scelte. Anch’io sono stata legata con Gianni Boncompagni e poi a Sergio Iapino, uomini importanti, anche se forse non come Costanzo”.
Nel suo futuro ci sarà ancora altra tv?
Se questa nuova strada andrà bene potrei farla ancora per due o tre volte, perché no? Non credo invece di poter rifare ancora show in cui si balla e si canta, per prepararmi in passato servivano anche sei o sette mesi di allenamento. Io non ho mai mentito in tv, ho partecipato a grandissimi programmi, mi sono presa grandi soddisfazioni. Ora però spesso mi mette ansia, quando sono andata recentemente ospite da Carlo Conti non riuscivo a camminare. Il fatto è che ormai sono sempre più spesso Raffaella Carrà e faccio fatica a girare l’interruttore e tornare Raffaella Pelloni.
Ma la tv la guarda?
Ogni tanto. E vedo poche idee, poca voglia di rischiare con idee nuove, a favore invece di tante riedizioni di programmi collaudati. Guardo spessissimo Blob, invece. E mi piace.