N ella cucina di MasterChef Italia è il giorno più infuocato: tra poche ore Alberto, Kateryna e Simone si sfideranno senza esclusione di colpi per portare a casa la vittoria e il titolo. A giudicare i loro piatti ci saranno i giudici Antonia Klugmann, Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo, affiancati da tre chef stellati di fama internazionale:
- Pino Cuttaia, del ristorante “La Madia” a Licata, in Sicilia
- Anthony Genovese, “Il Pagliaccio” di Roma
- Norbert Niederkofler, chef del “St. Hubertus”, San Cassiano in Val Badia
Le tre star dei fornelli dovranno valutare se i finalisti saranno stati o me no in grado di replicare i loro celebri piatti.
Cosa si vince
Il vincitore porterà a casa il titolo di settimo Masterchef italiano, un montepremi di 100.000 euro in gettoni d’oro e la pubblicazione di un libro di ricette edito da Baldini&Castoldi.
Chi sono i finalisti
Alberto Menini, 23enne micologo di Tortona dove lavora nell’azienda di famiglia che commercializza funghi e tartufi. Il suo piatto forte è il risotto alla milanese con ossobuco. È dalla cucina di casa, e in particolare dei nonni, che “ho appreso i primi insegnamenti sulla cucina”, spiega. “Poi guardando video su YouTube e programmi TV ho imparato cose sempre più diverse e stimolanti. Prendo spunto da ricettari soltanto quando cucino i dolci, in genere tendo a sperimentare e definisco la mia cucina di ricerca”. Il suo sogno è quello di “gestire una mia attività e di aprire un ristorante con massimo 25/30 posti vicino all’azienda di mio padre”.
Kateryna Gryniukh, 23enne nata a Mageriv in Ucraina e salernitana per amore del marito. E’ laureata in Ingegneria elettronica ma il suo sogno è sempre stato quello di “diventare una grande chef”. E ora che è arrivata in finale quel desiderio sembra più vicino che mai. “La passione per la cucina nasce con me: sin da piccolissima aiutavo mia madre a cucinare vivendo in una fattoria con tanti animali e una famiglia molto numerosa. È da mia madre che ho appreso i primi insegnamenti sulla cucina. La mia cucina è fantasiosa, seguo ricettari solo per cucinare i dolci, per il resto mi piace sperimentare, confrontarmi con culture gastronomiche diverse dalla mia anche se cucino molto bene i piatti del mio paese”. Come il Borsch, specialità ucraina che è anche il suo cavallo di battaglia.
Simone Scipione, 20enne studente di Scienze dell’Alimentazione e Gastronomia originario di Montecosaro, in provincia di Macerata. La passione per la cucina nasce sin da piccolo mentre guardava la nonna tirare la pasta con il matterello. “Nessuno mi ha insegnato a cucinare, principalmente sono autodidatta”, spiega. “Non seguo alcun ricettario perché mi piace sperimentare e inventare. Posso definire la mia cucina casereccia e grezza, ma ho voglia di perfezionarla apprendendo tecniche e metodi professionali più moderni e innovativi”. Il suo piatto forte? “I Vincisgrassi, un piatto tipico marchigiano simile alle Lasagne alla bolognese ma con un sugo molto più ricco”.
Tre storie e tre personalità molto diverse le loro. Alberto, fanno sapere dalla cucina più famosa d’Italia, “aveva fin dall’inizio un unico obiettivo: vincere; all’interno della Masterclass è diventato più grande, più forte e più preparato. Kateryna si è misurata con ingredienti e tradizioni per lei nuovi, ma il suo amore per la cucina è stato più forte di ogni difficoltà e l’ha portata in finale. Simone ha scoperto lati di sé che non conosceva, è cresciuto, ha cambiato le proprie abitudini potenziando la propria grinta”.
La sfida più dura: l’Invention test
Sarà l’Invention test la sfida più difficile per i tre finalisti che dovranno confrontarsi con i piatti forti dei tre chef stellati ospiti in studio. Ecco quali sono:
Il primo è di Pino Cuttaia, (due stelle Michelin) e si chiama l’”Uovo di seppia”. Si tratta di una rivisitazione personalissima della seppia ripiena: pochi ingredienti a fronte di tanto lavoro. “Sono rimasto impressionato dalle capacità dei ragazzi in gara”, ha raccontato a Vanity Fair. “Ma questa era una lezione, e uno di loro ha voluto fare di testa sua, saltando alcuni passaggi. Perciò l’ho un po’ penalizzato: non serviva creatività, qui, contava la capacità esecutiva”.
Poi è la volta di Anthony Genovese (due stelle Michelin) che presenterà il suo “Ricordo di un viaggio in Thailandia”, ispirato a un dolce tipico di Bangkok trasformato in una portata salata. “E’ un piatto ricco di ingredienti e preparazioni, a base di scampi, sia scottati che utilizzati per creare una mousse di bisque, riso soffiato mantecato con latte di cocco, una crema di mango e una stecca di cioccolato. Bisogna prestare attenzione alla cottura del riso e all’ottenimento del giusto equilibrio di sentori dolci: dei tre finalisti, uno è andato benissimo, centrando appieno la filosofia del piatto, mentre qualcun altro si è un po’ perso, riproducendolo in maniera grossolana”.
Infine, il piatto forte di Norbert Niederkofler (tre stelle Michelin): l’“Anatra muta”, un petto d’anatra alla brace con una salsa koji di orzo fermentato e una salsa di anatra con bacche di sambuco. La preparazione “richiede una cura particolare, soprattutto nella preparazione della carne, insaporita direttamente sulla brace (senza griglia) nel rispetto di un’antica tradizione: i concorrenti sono stati abilissimi, superando ogni mia aspettativa. Certo, lavorare in un ristorante è un’altra cosa, ma hanno tutti la sensibilità giusta per approcciare questo mestiere”.
L’ultimo scoglio è un’esecuzione libera
Solo due di loro riusciranno ad accedere alla fase finale della gara. A supportarli e ad incitarli dalla balconata ci saranno i loro parenti insieme a tutti i compagni protagonisti di questa settima edizione. I due finalisti al rush finale dovranno realizzare un “menu degustazione” che parli di loro, della loro storia e del percorso che li ha portati fino in fondo.
Al via MasterChef Celebrity
Decretato il vincitore, i fornelli resteranno spenti solo per poco perché dal 15 marzo nella cucina faranno il loro ingresso 12 nuovi aspiranti chef dal volto ben conosciuto. A contendersi il titolo di MasterChef Celebrity saranno: la scrittrice, sceneggiatrice e giornalista Barbara Alberti, l’ex calciatore, ora dirigente sportivo, Lorenzo Amoruso, l’attrice e cantante Serena Autieri, la showgirl Laura Barriales, la cantante Orietta Berti, l’attore Davide Devenuto, la campionessa olimpica Margherita Granbassi, l’astronauta Umberto Guidoni, il campione di rugby Andrea Lo Cicero, il volto di Sky Sport Valerio "Fayna" Spinella, la cantante Anna Tatangelo e il celebre arbitro, attuale imprenditore, Daniele Tombolini.