AGI - "You're in My Heart" e "Da Ya Think I'm Sexy?": una vita di rock, provocazione, modelle, mogli, figli qua e là per un'icona del calibro di Sir Roderick David Stewart, "Rod" per tutti, istrione del rock che oggi taglia il traguardo degli 80 anni. L'aria scanzonata, i capelli biondi arruffati, Rod ha sempre fatto ridere, sorridere e innamorare, grazie anche e soprattutto a quella sua voce rauca e sexy, lo sguardo tenero e malandrino insieme. Un mix che si aggiunge alla capacità di suonare, tenere il palco e muoversi bene sulla scena che frullato adeguatamente al resto, gli ha permesso di vendere ben oltre 120 milioni di dischi nel mondo.
Con un fisico invidiabile anche adesso, il londinese Rod Stewart nato il 10 gennaio 1945, soffia sulle 80 candeline non si sa se nella capitale inglese o in America visto che fa la spola fra Los Angeles e Londra dove quando c'è vive nella tenuta di proprietà nell'Essex. Sulla sua biografia c'eè scritto "cantautore", e in effetti, Rod è il caso di dire che fa da sempre tutto da solo in fatto di musica. Soprannominato Rod The Mod, il ribelle, ha conquistato un Grammy Award nel 2005, un BRIT Award nel 1993, un American Music Award nel 1994 e due World Music Awards nel 1993 e nel 2001. Nel 2019 la rivista Billboard lo ha inserito al 15 posto nella classifica dei migliori cantanti di tutti i tempi, occupa la 49 posizione nell'omologo elenco in Rolling Stone.
È stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1994, nella UK Music Hall of Fame nel 2006, e una seconda volta nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2012 come membro dei Faces. Da 2005 il suo nome è scritto sulla Hollywood Walk of Fame. Ha conquistato per undici volte la vetta della classifica britannica degli album più venduti, è entrato ventisei volte nella top ten di quella relativa ai singoli, ha sbancato negli Usa con sedici singoli entrati nei primi dieci posti della classifica Billboard Hot 100, quattro dei quali al primo posto. Nel 1994, ha tenuto un concerto gratuito a Copacabana la notte di San Silvestro, totalizzando oltre 3 milioni e mezzo di spettatori sulla spiaggia, record imbattuto fino ad oggi per un artista britannico.
Non male. Fa sorridere l'idea che un londinese puro faccia il tifo per il Celtic di Glasgow. Il calcio, una delle sue passioni, lo ha portato a omaggiare il padre di origini scozzesi. Del resto, lui è l'unico della famiglia con sua madre a essere nato a Londra mentre fratelli e sorelle e padre hanno visto la luce in Scozia. Nella vita ha fatto lo stampatore, poi ha provato con il calcio, poi ha lasciato gli studi e ha lavorato anche nelle imprese funebri. E poi la passione per la musica lo ha acciuffato. La prima chitarra è stato una regalo del padre a 14 anni.
Nel 1960 Stewart si unisce a un gruppo skiffle assieme ad alcuni compagni di scuola, i Kool Kats, l'anno successivo si reca a Denmark Street con la rock band in cui era da poco entrato, i Raiders, ottenendo un provino con il noto produttore discografico Joe Meek che va male. Poi vive l'accostamento alla musica folk, al beat, si avvicina al pacifismo. E poi arriva la sottocultura Mod, l'acconciatura a gallo, marchio di fabbrica, ottenuta con acqua, zucchero e lacca per capelli sgraffignata alle sorelle. E arriva il Jeff Beck Group e successivamente i Faces con cui si sbarca negli Usa... e via sulle ali del successo. Otto figli da cinque donne diverse, successi discografici a profusione, alcuni divorzi abbastanza impegnativi dal punto di vista del denaro... insomma Sir Rod Stewart, con oltre 60 anni di carriera dalle spalle, giacche leopardate, fucsia, fluo, a righe, camicie sbottonate e denim, è davvero un personaggio a 360 gradi con ancora tanti appuntamenti musicali in agenda che lo impegneranno nel 2025 fra Europa e Usa insieme a tanta voglia di vivere il bello della vita.