AGI - "Mi sono scusato con Tony Effe per non aver considerato adeguatamente il fatto che quella scelta sia stata compiuta da chi si è occupato dell'organizzazione (del concerto di Capodanno del Circo Massimo) ed è stata fatta da considerazioni che hanno un loro fondamento sull'attrattività di un certo artista ma trattandosi di un concerto di Capodanno, pagato con risorse pubbliche, che ha l'obiettivo di unire e non deve creare polemiche e quella scelta avrebbe creato contrapposizione e l'abbiamo cambiata". Lo dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ospite de 'Il Messaggero', confermando che al concerto del 31 dicembre al Circo Massimo non parteciperà Tony Effe, la cui scelta aveva suscitato polemiche per i testi violenti e sessisti del trapper romano.
"Ovviamente potevamo pensarci prima - aggiunge il sindaco - ma quando è stato evidente che la scelta ha urtato la sensibilità di molti, per cui abbiamo valutato che il concerto deve unire. Non immaginiamo però alcuna censura - conclude - chiedo scusa a Tony Effe e gli auguro di fare tutti i concerti che vuole e ovviamente nessuno lo censurerà mai. Questa invece è una scelta fatta perché il concerto di Capodanno deve unire".
L'esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma per i suoi testi definiti sessisti? "I testi di questo trapper hanno dei tratti di sessismo e misoginia, in qualche modo sdoganano il maltrattamento delle donne che possono essere considerate in modi sprezzanti. Un'amministrazione pubblica che si occupa di tutelare le donne, deve tener conto di chi invita". Così a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, l'ex presidente della Camera e deputata Pd Laura Boldrini. Esclusione dal 31 dicembre capitolino giusta allora? "Se questi sono i testi sì, sennò ci sarebbe"un incitamento alla violenza che sarebbe in contrasto con la politica del Comune".
Tony Effe però si esibirà anche a Sanremo: giusto che partecipi al Festival? "Quando ci sono di mezzo strutture pubbliche che fanno una battaglia per la parità, e la Rai c'è l'ha nel contratto credo ci debba essere coerenza. La libertà di questi signori non è illimitata", la risposta di Boldrini. Quindi per lei Tony Effe non dovrebbe cantare neppure sul palco dell'Ariston? "Per come vedo io la logica del Comune di Roma vale anche per Sanremo. Se lui vuole diventare il trapper che considera la violenza sulle donne motivo di godimento per le donne" fa "una cosa molto grave di cui si dovrebbe assumere la responsabilità", conclude.
Di Sanremo ha parlato Carlo Conti, conduttore della 75esima edizione del festival ed ospite di Bruno Vespa a 'Cinque minuti' su Raiuno insieme ad Alessandro Cattelan. Il direttore artistico della manifestazione canora si dice sicuro che Tony Effe e Fedez, protagonisti di una lunga lite sui social in queste settimane, "canteranno e basta: sono ragazzi intelligentissimi". Poi aggiunge che, comunque, "fa parte del colore e del calore, staremo a vedere". Chi si augura, invece, che qualcosa accada è Cattelan: "A me serve qualcosa per il dopofestival", dice il presentatore che condurrà la trasmissione notturna che inizierà al termine della serata di Sanremo.