AGI - "Chiediamo scusa in anticipo al direttore Mentana, al quale passeremo la linea". L'ironia di Flavio Insinna è tra gli ingredienti principali di 'Famiglie d'Italia' il nuovo game show preserale di La7 che segna il debutto dell'ex volto Rai sulla tv del Gruppo Cairo Communication. Il programma, che prenderà il via lunedi' 7 ottobre alle ore 18.30, è stato presentato questa mattina in una vivace conferenza stampa presso gli Studios di via Tiburtina insieme al direttore di rete Andrea Salerno e all'amministratore delegato di Fremantle Italia, che produce la trasmissione, Marco Tombolini. Ospite d'eccezione anche Ginger, il cagnolino di Insinna.
"Sono sette anni che aspetto questo momento" ha esordito il direttore Salerno, facendo ascoltare i messaggi vocali nei quali lo stesso Insinna, ancora un anno fa, declinava l'offerta di condurre su La7, proponendosi piuttosto come suo medico o assistente personale. "Lavorare con Flavio vuol dire imparare cose nuove, nonostante i tanti anni di esperienza televisiva che abbiamo entrambi" ha aggiunto.
"Tocca stare attenti con la 'F' di Famiglie d'Italia, perchè è un attimo che ti diventa Fratelli" ha ironizzato Insinna, spiegando poi i rifiuti del passato. "Il mio no iniziale fu di sentimento. Fabrizio Frizzi se ne andò e la Rai mi chiamò per l'Eredità, sono rimasto, i valori e la riconoscenza per me vengono molto prima della televisione". A proposito degli ascolti attesi, lo showman ha specificato: "Quand'è che muore la televisione? Quando anche mia zia, invece di chiedere com'è il programma, chiede 'quanto ha fatto'".
"La rete in questo momento va bene, siamo partiti molto forti e, se andasse male, sarebbe l'unica eccezione" ha specificato Salerno. Pronta la risposta di Insinna: "E io per questo dicevo di no". Il programma mette in gioco due famiglie composte ciascuna da 5 persone legate tra loro da relazioni di ogni tipo, chiamate a indovinare le risposte più popolari degli italiani a sondaggi d'opinione di costume e attualità, realizzati da SWG su un campione di 100 famiglie. Una fotografia di abitudini, vizi e virtù. In palio in ogni puntata 10mila euro e la possibilità, per la famiglia vincitrice, di ripresentarsi a giocare la puntata successiva.
Adattamento italiano dello statunitense 'Family Feud', per la regia di Sergio Colabona e Cristian Di Mattia, "Famiglie d'Italia" è uno dei format più longevi della storia della televisione, un vero e proprio fenomeno di costume negli Usa - ha ricordato Tombolini, svelando che - sono venuti i consulenti inglesi e hanno fatto i complimenti a Flavio per come si era cucito addosso il programma". "Per me non è lavoro, io mi diverto come un matto e si stanno divertendo le famiglie che giocano - ha chiosato Insinna, lanciando un auspicio finale: "Speriamo si divertano anche le famiglie a casa".
"Questo programma - ha aggiunto Insinna - è aperto a tutte le famiglie, legate da un rapporto di parentela ma soprattutto dal volersi bene. Che cos'è questa cosa del tradizionale? Einstein l'ha detto già tempo fa, c'è una sola razza, quella umana. La famiglia è grande, allargata".