AGI - “Marcello, come here!” Prima lo sussurra, poi alza il tono della voce, a coprire lo scroscio di Fontana di Trevi. E’ l’iconica scena di “La dolce vita”. Anita Ekberg, sensuale turgida ninfa nello specchio d’acqua più famoso di Roma con Marcello Mastroianni che infine la segue, incantato.
Il 26 settembre Marcello “come here”, ritorna. Avrebbe compiuto cento anni, il divo per eccellenza del cinema italiano. E appunto il 26 settembre, comincia l’omaggio al grande interprete, schivo e timido quanto osannato dai cinefili e amato dai cineasti.
Infatti nella sua vera data di nascita – due giorni prima di quella registrata all’anagrafe – la Casa del Cinema di Roma ospiterà una serie di eventi per celebrarne il mito.
Il primo appuntamento alle ore 17 quando l’attrice Chiara Mastroianni, figlia di Marcello e Catherine Deneuve, introdurrà la proiezione di Marcello mio di Christophe Honoré. Nel film, presentato al Festival di Cannes 2024, Chiara decide di far rivivere suo padre attraverso se stessa, con un talento fuori dal comune, pieno di incredibile coraggio e irresistibile ironia: si veste come lui, parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta intorno comincia a crederci e a chiamarla “Marcello”.
Al termine della proiezione, si terrà un incontro su Mastroianni che vedrà nuovamente protagonista Chiara affiancata, in questo caso, da una serie di registi che hanno lavorato, nel corso degli anni, insieme all’attore: fra questi, Liliana Cavani (che lo ha diretto in film come La pelle e Oltre la porta), Luciano Tovoli (Il generale dell’armata morta), Francesca Archibugi (Verso sera) e Roberto Faenza (Sostiene Pereira).
Alle ore 21, la proiezione di 8½ di Federico Fellini, il film che valse all’attore il successo internazionale: un capolavoro premiato con due Oscar®, imprescindibile pietra di paragone per qualsiasi opera sulla fatica e la magia del cinema.
La giornata dedicata a Mastroianni rientra nell’ambito della retrospettiva “Viva Marcello” che dallo scorso 9 settembre e fino al prossimo 31 ottobre celebra l’attore - nato a Fontana Liri, nel Frusinate - con un’ampia rassegna di circa cinquanta titoli: un lungo viaggio, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, attraverso una filmografia impressionante che costituisce una parte fondamentale del nostro cinema e di quello internazionale.
Ma la sua faccia, la sua figura - sinuosa, problematica, indolente e pensosa – campeggeranno tra pochi giorni in tutta Roma, su manifesti e fiancate di autobus. La Festa del Cinema, in programma dal 16 al 27 ottobre all’Auditorium Parco della Musica, con la direzione artistica di Paola Malanga e prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma (presidente Salvatore Nastasi, Direttore Generale Francesca Via) , gli ha dedicato l’immagine ufficiale dell’edizione 2024. Mastroianni è ritratto sul set di 8½ in uno dei suoi ruoli più carismatici, quello di Guido Anselmi, regista in piena impasse creativa. Lo scatto, realizzato da Gideon Bachmann, lo immortala mentre indossa il celebre cappello nero, sul volto gli occhiali dalla pesante montatura anni Sessanta, in mano la frusta e il megafono: un personaggio memorabile, magnificamente interpretato.
L’omaggio a Mastroianni da parte della Fondazione Cinema per Roma è lungo e articolato. Alla Casa del Cinema l’ampia retrospettiva di cui si è detto. Ma poi documentari, eventi, incontri e mostre coinvolgeranno tutta la Capitale, dall’Auditorium Ennio Morricone e fino a Castel Sant’Angelo.
Anche il Lucca Film Fest s’inchina all’attore che detestava essere considerato un latin lover con la mostra “Marcello l’antidivo di successo”, allestita a Palazzo Pfanner fino al 27 ottobre. A cura di Alessandro Orsucci, espone manifesti originali, locandine, fotobuste e bozzetti pubblicitari che attraverso la vita e la carriera di Mastroianni documentano sessant’anni di storia del nostro cinema e del nostro Paese, sullo sfondo musicale delle colonne sonore che sono state il leit motiv di tanti, ovunque. Un percorso che parte dagli anni Cinquanta con il primo film del filone “balneare”, “Una domenica d’agosto” di Luciano Emmer,
con un Mastroianni esordiente, doppiato da Alberto Sordi. E pensare che la voce vera di Marcello, pastosa e dolce, ha contribuito al suo fascino. Una sezione è poi dedicata a Sophia Loren, appena celebrata per il compimento dei novanta anni. Con lei Mastroianni ha girato quattordici film. Marcello e Sophia forever.